A Seneghe la presentazione della ristampa del libro di Paolo Pili “Grande Cronaca, minima Storia”
Il volume del direttore dell’Unione Sarda dal 1926 al 1927 è un affresco della società sarda del NovecentoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È stato uno dei protagonisti indiscussi del Novecento in Sardegna. Paolo Pili, uomo d’azione e politico seneghese, ha lasciato una traccia indelebile della sua opera nella società isolana. Scrisse “Grande Cronaca, minima Storia”: un racconto storico puntuale e analitico, ricostruito con rigore e sulla base dei documenti, sulle vicende e configurazioni della società e cultura sarda del secolo scorso.
Sono passati ottant’anni dalla prima pubblicazione del libro e venerdì 24 gennaio sarà presentata la ristampa, riveduta e corretta, per aiutare a comprendere le radici storiche, le motivazioni e le prospettive della storia vissuta in prima persona: dalla fusione del Partito Sardo d'Azione (di cui fu autorevole esponente) con il Fascismo alla sua azione riformatrice come segretario federale, fino all’elezione alla Camera dei Deputati. Pili fu, quindi, promotore e sostenitore del cooperativismo tra pastori e agricoltori, fautore dell’istituzione della FEDLAC, fondò la Silos per il commercio del grano, poi Asili e Istituti per orfani e bambini abbondonati. Fu dunque propugnatore dell'apertura del canale commerciale negli Stati Uniti per la vendita del pecorino sardo. Dal 1926 al 1927 fu direttore de L'Unione Sarda.
La presentazione della nuova edizione, per i tipi di Carlo Delfino, nella Casa Aragonese alle 17.30 venerdì 24 gennaio con l’intervento della figlia Battistina Pili, quindi gli studiosi della figura di Pili: Mario Cubeddu e Antonello Angioni, che ha curato la prefazione. Modera Luca Manunza dell'associazione culturale Perda Sonadora, presenzia l’editore Carlo Delfino.