Avete mai pensato a un genio della scienza come Albert Einstein nel ruolo di detective? Se non lo avete fatto voi, l’idea è venuta a Massimiano Bucchi, docente di Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Trento e autore in passato di molti libri dedicati alle mille sfaccettature del mondo scientifico.

È nato così Giocare a dadi col mondo (Bompiani, 2022, Euro 16, pp. 168), godibile e appassionante giallo che ha come palcoscenico l’Accademia Reale delle Scienze di Svezia – l’istituzione che ogni anno assegna i premi Nobel per la fisica e la chimica – e per protagonista, come detto, addirittura Albert Einstein. Ma come è giusto che sia partiamo dall’inizio e raccontiamo qualcosa - senza svelare troppo come per ogni giallo che si rispetti - su questa insolita detective story.

La vicenda si svolge nel dicembre del 1925. A Stoccolma, per festeggiare i venticinque anni del Premio Nobel, stanno per arrivare i più grandi scienziati del mondo, tra cui Einstein. La cerimonia è molto attesa, ma pochi giorni prima dell’evento un delitto sconvolge l’Accademia Reale delle Scienze di Svezia. Ed è solo l’inizio perché nel giro di poche ore Einstein e il suo allievo Leó si trovano loro malgrado coinvolti in un caso intricato e singolare: il conto dei morti sale e gli omicidi sono ispirati ad alcuni celebri esperimenti scientifici. Forse qualcuno vuole impedire l’incontro tra le menti più brillanti dell’epoca? Qual è il vero motivo per cui gli scienziati sono stati riuniti nel venticinquesimo anniversario del premio? E che cosa c’è scritto nella lettera segreta che il fondatore del premio Alfred Nobel ha lasciato insieme al proprio testamento? Toccherà proprio ad Einstein indossare i panni di Sherlock Holmes e cercare di capire se si è scatenata una sanguinosa lotta di potere all’interno dell’Accademia, o se è in gioco qualcosa di più grande, magari addirittura il destino del mondo.

Basato su oltre vent’anni di ricerche condotte sulla storia e gli archivi del Premio Nobel, Giocare a dadi col mondo è un giallo classico, ma con un’ambientazione – il mondo un po’ ovattato ed esclusivo dell’Accademia Reale delle Scienze di Svezia –originale e incentrato su una serie di personaggi insoliti, almeno per chi non è avvezzo al mondo delle star della scienza. In aggiunta è un romanzo capace di essere intrigante, ma che nello stesso tempo non dimentica di far riflettere sulla scienza e suoi limiti.

Bucchi vivifica il tutto con un bel brio nei dialoghi, la giusta dose di ironia e humour, affidata in buona parte al protagonista, un Einstein geniale e allo stesso tempo umano, razionale, ma emotivamente coinvolto al punto giusto da diventare con facilità beniamino dei lettori. Rimane un enigma ancora da svelare, giunti all’ultima pagina: a quando la prossima avventura del detective Albert Einstein?

La copertina
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