Cinque donne, cinque figure che con il loro carisma, le loro competenze e la loro storia, hanno dato lustro a Sassari a livello nazionale e internazionale.

A Francesca Sassu, Elisabetta Delogu, Liliana Cano, Franca Bergamini e Simonetta Sotgiu l'Amministrazione comunale, nella ricorrenza dell'8 marzo, ha voluto dedicare cinque targhe per ringraziarle di quanto hanno fatto per la città.

La cerimonia si è tenuta oggi, Giornata internazionale della Donna, nella sala del Consiglio di Palazzo Ducale.

A fare gli onori di casa il presidente Maurilio Murru, il sindaco Nanni Campus, insieme a una rappresentanza della Giunta, dell'Assemblea civica e della commissione comunale delle Pari Opportunità.

L'iniziativa rientra in un progetto partito già nel 2019, per volontà della presidenza del Consiglio comunale e inserito nel più ampio percorso di "Non solo un giorno", che la pandemia ha solo sospeso.

L'obiettivo è ricordare e valorizzare figure femminili che con le loro capacità hanno dato prestigio a Sassari.

In apertura è stato proiettato un video, curato da Virginia Orunesu, per ricordare donne di tutto il mondo, di Italia e sarde che negli anni hanno - con le loro azioni - fatto la storia. Il cortometraggio è stato anche lo strumento con cui sono state introdotte le figure premiate dal Comune.

Ecco il profilo delle premiate:

Simonetta Sotgiu, una delle prime donne a vestire la toga della magistratura in Italia. Tra i tanti meriti, memorabile la sua opposizione alla "sentenza jeans", che prende il nome da un paio di jeans indossati da una donna stuprata che - secondo la sentenza - sarebbe stata consenziente per la difficoltà a sfilarli senza il suo contributo attivo. È stata firmataria dell'appello di "Noi Rete Donne" alla Conferenza Stato-Regioni per l'introduzione della doppia preferenza di genere nelle leggi elettorali regionali ed è stata vice presidente della Commissione nazionale di Parità Uomo-Donna alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. A ritirare la targa era presente la figlia Elisabeth Ponti.

Franca Bergamini è stata la prima donna a svolgere a Sassari la professione di avvocato. Numerose le cariche ricoperte come donna impegnata contro la discriminazione di genere: vice presidente della Federation Internacional de Abogadas, presidente della commissione regionale Pari Opportunità, vice presidente internazionale delle "International Federation of women lawers" e vice presidente dell'Unione Giuriste Italiane. La targa è stata consegnata nelle mani della nipote Francesca Enrico.

Liliana Cano, instancabile pittrice, sassarese di adozione, ha portato la sua arte in giro per il mondo, dove è sempre stata accolta con entusiasmo e grande apprezzamento. Alla vita alquanto movimentata di Liliana Cano si è accompagnata un'attività pittorica continua che ha portato l'artista a spostarsi tra Italia, Spagna e Francia. A ritirare la targa era presente la figlia Chiara Panzino.

Elisabetta Delogu, altra nota artista sassarese, ma di abiti da sposa. Vestiti che paiono quadri: bustier e corsetti si coprono di fiori dipinti a mano, di piccole pieghe; drappi e plissettature fiorite di dettagli infinitesimali che diventano essenziali; sovrapposizioni di stoffe, plissé e veli in tulle in tutte le nuance dell'avorio. Il suo nome è noto e richiesto sulle passerelle di tutto il mondo. È la stessa stilista ad aver ritirato la targa questa mattina.

Francesca Sassu, soprano famosa a livello internazionale, ha lavorato con grandissimi direttori come Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Gianandrea Noseda, Carminati, Ciampa, Fogliani e importanti registi come Ronconi, De Ana, la Fura Dels Baus, Carsen. Ha iniziato giovanissima, nella sua Sassari, lo studio del canto, che in breve l'ha portata a esibirsi da Tokyo a Salisburgo, passando per Bologna e Parma, solo per citare alcuni teatri. Anche lei è riuscita a partecipare personalmente alla cerimonia.

(Unioneonline/v.l.)
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