Simbolo di pace, comunità e fratellanza: si intitola "I Presepi del Mondo - tutto ci unisce, niente ci divide" la mostra che dal 9 al 21 dicembre sarà allestita nelle sale del Liceo Castelvì di Sassari, viale Berlinguer 2.

Il progetto, ideato dall'associazione "Ponti non muri" e finanziato dalla Fondazione di Sardegna, propone oltre 150 presepi di varie forme, dimensioni, materiali e provenienza. Ce ne sono diversi che arrivano proprio dalla Palestina.

La collezione, inizialmente di proprietà di un socio fondatore dell'associazione, Giovanni Moretti, e di sua moglie Cinzia Cossu, ora è di proprietà della presidente dell'associazione, Ilaria Moretti, che spiega: "In un momento storico in cui l'immigrazione e la fuga da paesi in guerra, bombardati, offesi dalla povertà sono all'ordine del giorno, così come le tensioni che si vengono a creare nelle nostre città fra cittadini e migranti, l'associazione "Ponti non muri" vuole offrire spunti di riflessione per una visione di accoglienza solidale nei confronti di chi arriva da Paesi con mille difficoltà e dopo mille peripezie". Con questo progetto l'associazione vuole ricordare che il luogo della nascita del Bambino del Presepe, Betlemme, è la Palestina, terra segnata da decenni di guerra e occupazione, con una popolazione stremata ma resistente.

"Ai nostri tempi, l'arrivo di Gesù nella nostra terra, che tanto viene atteso e festeggiato ogni anno in Italia e nel mondo, verrebbe catalogato come l'arrivo di uno straniero extracomunitario. Gesù è anche una figura che unisce le tre religioni: ebreo di nascita, poi cristiano, e profeta importantissimo per i musulmani".

La mostra, con ingresso libero e gratuito, sarà visitabile sino al 21 dicembre, dalle 16 alle 19; il sabato dalle 10 alle 13.
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