Sei corsi internazionali, uno su dieci visto che in totale i corsi di laurea sono 61, 36 ad accesso libero e 26 con test d’ammissione. L’Università di Sassari amplia l’offerta formativa, ma soprattutto la adegua alle esigenze del territorio, come sottolineato dal rettore Gavino Mariotti nella conferenza di presentazione tenutasi nell’Aula Magna. 

Sparito il “concorsone” si sono appena chiusi i Tolc Med (i test on line, nelle due sessioni quasi 4 mila candidati) e la buona notizia è che il Ministero ha concesso l’aumento di 60 posti, quindi i posti a disposizione sono 200. «Lo abbiamo ottenuto per andare incontro alla carenza di medici della nostra isola», ha spiegato il magnifico rettore.

Dopo il calo registrato negli due anni del Covid, è in ripresa il numero degli iscritti e le immatricolazioni fanno registrare un +2,53% che equivale a 3.795 studenti contro le 3.701 matricole dell’anno passato. E questo dato va legato al più basso tasso in Italia di abbandono scolastico. 

Inoltre grazie alle borse di studio internazionali, l’ateneo sassarese ha una percentuale doppia rispetto alla media italiana di laureati che hanno dato anche esami all’estero.

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