È partita a Bauladu la nuova campagna di scavi archeologici nell'area di Santa Barbara de Turre.

È la seconda delle tre annualità di scavo concesse dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. Coinvolti, sotto la direzione di Giuseppe Maisola, del dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione dell'Università degli Studi di Sassari, studenti specializzandi provenienti dalle Università di Sassari, Cagliari, Roma e Bari.

Le attività sul campo, in programma fino al prossimo 9 agosto, si estenderanno in un'area accanto allo scavo della campagna del 2018. "L'area di Santa Barbara con l'uliveto annesso - commenta Anna Maria Pintus, assessore alla Cultura - rappresenta un punto di forza per il Comune, che ha deciso di intraprendere delle azioni strategiche basate sullo sviluppo culturale del territorio".

Le ricerche del triennio, oltre ai fini scientifici, si pongono l'obiettivo di avviare un'adeguata valorizzazione della zona, grazie anche al finanziamento regionale di 80mila euro.

Con la somma, la volontà dell'amministrazione comunale è quella di realizzare opere di restauro delle strutture e il miglioramento dell'accessibilità del sito tramite parcheggi, passerelle in legno, illuminazione e un'adeguata segnaletica.

"Le indagini - conclude Pintus - avranno come principale obiettivo quello di conseguire nuovi dati per ampliare le conoscenze, soprattutto riguardanti le fasi storiche fino alla frequentazione basso medievale, attestata nelle fonti, ma assente negli strati finora analizzati".
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