Il liceo ‘Marconi-Lussu’ di San Gavino Monreale ha avuto l'onore di ospitare Piera Levi-Montalcini, nipote dell'illustre scienziata premio Nobel Rita Levi-Montalcini.

Dopo l'esposizione della sua testimonianza, gli studenti delle classi quinte hanno avuto l'opportunità di intervistare e confrontarsi con la dottoressa. Tra i temi affrontati l'importanza della memoria nell'attualità e il progresso scientifico, uniti ai preziosi consigli per il nostro futuro.

Per Alessandro Loi, rappresentante d’istituto, la giornata diventerà un segno indelebile all’interno dei cuori degli studenti: «Piera Levi-Montalcini si è confermata una persona immensa creando uno spazio interamente dedicato a noi studenti e alle nostre domande, preceduto da un monologo iniziale in cui ha trattato con delicatezza e semplicità temi come il racconto della storia della sua famiglia e la condivisione del valore della ricerca scientifica come un progresso inarrestabile mosso dalla curiosità. Ha incoraggiato noi giovani a vivere una vita circondandosi di bene e di felicità, vissuta attimo per attimo, rinunciando alle preoccupazioni riguardanti il futuro perché tutto a suo tempo arriverà».

Felicissimo anche Tommaso Locci, rappresentante d’istituto: «Questa giornata mi ha riempito d'orgoglio perché è stata organizzata dagli studenti, e questo non fa altro che dare un segnale su come noi possiamo essere il motore del futuro. Le parole spese da Piera Levi-Montalcini sul nostro futuro ci hanno emozionato e fatto riflettere sulle insidie che percorreremo nel nostro cammino. I suoi consigli sono stati preziosi e tutti noi maturandi siamo riusciti a recepire i suoi discorsi mai banali».

Presente anche l’assessora alla cultura Silvia Mamusa: «Abbiamo voluto omaggiare e salutare Piera Levi-Montalcini per manifestare la nostra stima e riconoscenza per il percorso di memoria storica sulla Shoah che ha condiviso anche a San Gavino Monreale. Di famiglia ebraica, settantasei anni, ingegnera elettronica, presidente dell'associazione Levi-Montalcini, Piera porta avanti l'eredità spirituale di sua zia, espulsa dall'Università di Torino in seguito alle leggi razziali».

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