Roma, un archivio digitale dedicato all'etnomusicologo Pietro Sassu
Presentato il fondo con registrazioni, diari, appunti e foto dello studioso sassarese morto nel 2001Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Morto nel 2001, Pietro Sassu è stato ed è tuttora un punto di riferimento per la ricerca e lo studio della musica popolare non solo sarda, ma italiana.
La sua imponente raccolta di nastri di registrazioni, diari di ricerca, appunti, foto e documenti di vario genere è un tesoro inestimabile che ora sarò digitalizzato e reso disponibile per la consultazione.
Lunedì a Roma, nella sede dell'Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ex Discoteca di Stato), verrà costituito e presentato il "Fondo Pietro Sassu".
Il fondo mette insieme la piattaforma online nata grazie alla collaborazione con la Fondazione Hymnos di Santulussurgiu con la raccolta di registrazioni effettuate dallo studioso sardo per conto dell'Istituto stesso fra gli anni Sessanta e Ottanta.
La firma dell'accordo di collaborazione fra l'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi e gli Archivi Sassu avverrà nella sede dell'Istituto di via Caetani alle ore 17 di lunedì 8 luglio e sarà anche occasione per ricordare la figura del musicologo sardo.
Sono previsti gli interventi della direttrice dell'Istituto, Sabina Magrini, quella di Simone Sassu presidente dell'associazione Archivi Sassu, oltre a un esclusivo ed inedito contributo video di Renato Morelli e alle testimonianze di Piero Arcangeli e Valter Colle che hanno a lungo collaborato con Pietro Sassu.