In una società avanzata, inserita nel contesto della competizione globale, il grado di innovatività e di competitività è direttamente collegato al livello di istruzione della popolazione. Tutti i paesi avanzati investono molto in istruzione sapendo che ne avranno un ritorno grandemente moltiplicato. Tutte le statistiche mostrano in maniera chiara che la laurea è decisiva per trovare un lavoro qualificato, con una buona remunerazione e in tempi tanto più brevi quanto più elevato è il livello di formazione. Basti pensare che (dati Istat), nel 2021, in Italia, il tasso di occupazione dei giovani tra i 30 e i 34 anni in possesso di un titolo di studio terziario è risultato pari all'81,1%, rispetto al 68,4% dei coetanei con diploma secondario superiore e al 53,5% di chi non è andato oltre la licenza media. Ancora più eclatante il dato delle donne: il tasso di occupazione delle giovani laureate è del 78,3%, cioè di quasi 25 punti percentuali in più rispetto alle coetanee diplomate. Sono dati che parlano da soli.

Inoltre, non c'è sviluppo vero senza sviluppo civile e sociale. Non c'è stato democratico senza cittadini liberi e pensanti; liberi in quanto pensanti, cioè dotati degli strumenti culturali che consentono di comprendere la complessità delle dinamiche sociali. Più conoscenza significa più capacità di risolvere problemi, ma anche di prevenirli. Sostenibilità ambientale, riduzione del disagio sociale, difesa della salute pubblica, contrasto alla povertà sono i valori che l'Ateneo porta avanti da 400 anni.

Pertanto, da Rettore, ma prima ancora da cittadino, esorto le nostre giovani e i nostri giovani ad iscriversi all'università; e, certo, quindi, ad iscriversi all'Università degli Studi di Cagliari. Si tratta, infatti, di una realtà ricca e complessa, interdisciplinare e "internazionale" per scelta e per vocazione, con una ricerca d'avanguardia che alimenta una didattica innovativa. Una vera universitas di oltre duemila tra docenti, ricercatori, amministrativi, tecnici e bibliotecari e di oltre 26000 studentesse e studenti, 850 specializzande/i, 300 dottorande/i, provenienti da tutta la Regione, ma anche dall'Italia e dall'estero, e che costituiscono una grande e vivace comunità.

Il tutto in un contesto sempre più internazionale, sia nella ricerca che nella didattica e con l'opportunità che l'Ateneo offre a studentesse e studenti di formarsi per periodi anche lunghi all'estero sia nell'ambito dell'alleanza europea Educ sia con i programmi Erasmus. Sempre più vogliamo essere un punto di riferimento attivo nella nostra regione: vieni a vivere un'esperienza UniCa!

Francesco Mola, Rettore dell'Università di Cagliari

***

Il nostro compito? Aiutare a innovare l'Isola

In uno scenario globale, in cui la concorrenza tra imprese e la competizione tra territori si misura sui pilastri della conoscenza e dell'innovazione, l'Università è chiamata ad adempiere a nuove funzioni rispetto a quelle classiche della formazione, della ricerca scientifica, relazionandosi in maniera propositiva, proattiva e propulsiva con le imprese e le filiere produttive. L'Università di Sassari, consapevole del suo ruolo guida e di supporto alla valorizzazione ed alla crescita dei sistemi territoriali, attraverso una meticolosa costruzione di reti ed intessendo relazioni con altri attori dello sviluppo economico e culturale dell'Isola, ha, in questi due anni, avviato una progettualità strategica per la crescita del territorio attraverso diversi progetti nazionali e regionali. Oltre al già noto progetto PNRR "e.INS - Ecosystem of Innovation for Next generation Sardinia", con significative ricadute sul territorio, di grande impatto possono rivelarsi i progetti, basati su cospicui investimenti della Regione, finalizzati allo sviluppo: di un programma di sviluppo territoriale per creare un nuovo modello di benessere sociale, culturale ed economico rivolto ai piccoli Centri; di una politica sulla transizione digitale per il miglioramento dei servizi di didattica e ricerca; di Laboratori di modellistica, fisica e virtuale per il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica; Geo-data analysis per il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali; Simulazione medica per i Dipartimenti di Area Medica; dell'incremento, la digitalizzazione e l'archiviazione del patrimonio bibliotecario di Ateneo per una maggiore accessibilità e miglioramento di didattica e ricerca; della creazione di un modello di welfare aziendale innovativo per il miglioramento della qualità della vita e del benessere delle persone nell'Ateneo; di uno sportello di counseling per favorire il benessere degli studenti; dell'innovazione di un patrimonio edilizio universitario, sempre più ecologicamente sostenibile e aperto al territorio. Emerge un'immagine innovativa di Università, capofila nella creazione di progetti, con la costante e proficua collaborazione istituzionale con la Regione, che determinano una crescita permanente del territorio e dell'intero sistema universitario dell'Isola.

Gavino Mariotti Rettore dell'Università di Sassari

© Riproduzione riservata