È "Sanna" a dominare in tutta l'isola. Ma diffusissimi sono anche "Piras", "Pinna", "Serra", "Melis", "Carta" e non solo.

Già, ma qual è la loro genesi? Quando sono nati e perchè sono così diffusi? Della nascita, dell'evoluzione ma anche delle particolarità e curiosità relative ai cognomi sardi si parlerà diffusamente in un'apposita conferenza organizzata venerdì al monte granatico di piazza Matteotti (ore 18) dall'associazione "Maestrale" in collaborazione con le associazioni "Circhiòla" e "Luted" e il patrocinio comunale.

Si intitola "Genesi ed evoluzione storica dei cognomi sardi dal medioevo all'unità d'Italia" l'interessante appuntamento moderato da Ines Lancellotti, preside dell'Università della Terza Età di Domusnovas che si avvale degli studi e delle conoscenze di Raffaele Cau, storico ed archivista dell'Archivio Diocesano di Oristano.

La seconda parte della classifica (foto L'Unione Sarda-Farris)
La seconda parte della classifica (foto L'Unione Sarda-Farris)
La seconda parte della classifica (foto L'Unione Sarda-Farris)

"Faremo un'interessante panoramica sulla nascita e le successive modifiche dei cognomi più diffusi e non solo che iniziano a stabilizzarsi a partire dal X - XI secolo in poi", spiega lo studioso. Verranno messi in risalto diversi aspetti: "Ad esempio - continua Cau - il fatto che fino alla prima metà del 1700 i cognomi sardi venivano trasmessi in maniera un po' ballerina ai figli, cioè sia per linea matrilineare che patrilineare. Solo con la seconda metà del 1700, in epoca Sabauda, si stabilizza il concetto di patronimico al quale siamo abituati".

Non mancheranno curiosità poco note. "Come per tanti altri Stati e territori - evidenzia lo studioso - spesso i cognomi erano indicativi delle località di nascita e di appartenenza. Il cognome Deledda ad esempio deriva da Ledda, una villae, ovvero un piccolo agglomerato di abitazioni del Logudoro che con il tempo è scomparso ed è stato dimenticato conservando curiosamente però il cognome che ha contraddistinto il nostro Premio Nobel".
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