PulArchàios festeggia 20 anni con una serie di appuntamenti, laboratori e visite guidate
Dal 4 settembre al 5 ottobre tanti eventi per promuovere le bellezze di Nora e diffondere la cultura archeologicaUna missione lunga 20 anni quella di PulArchàios: portare le bellezze archeologiche di Nora, il contesto naturalistico nel quale è immerso il sito e le sue rovine al grande pubblico fatto di adulti e piccini/e, studenti e studentesse, turisti e visitatori.
L’obiettivo è rendere la popolazioneprotagonista attivadi ciò che accade in uno dei siti più magici e affascinati che si conoscano e che da decenni continua ad attrarre studiosi provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo.
Quest’anno, per il suo ventesimo compleanno, PulArchàios ha un ricco programma di appuntamenti – organizzati grazie alla collaborazione tra il Comune di Pula e la Fondazione Pula Cultura Diffusa - che sono concomitanti con la missione archeologica di Nora 2024.
Dal 4 settembre fino al 5 ottobre, sono tanti gli eventi in calendario sono pensati per diffondere il più possibile la cultura archeologica, della conservazione dei beni culturali e la divulgazione degli esiti degli scavi.
Bisogna ricordare infatti che attualmente lavorano nel parco archeologico di Nora quattro Università, che conducono attività di scavo e ricerca: Cagliari, Genova, Milano e Padova.
PulArchàios si è da sempre distinta come manifestazione che ha saputo coniugare la parte scientifica, tecnica e convegnistica, con la parte più divulgativa e di diffusione di questo tipo di cultura soprattutto ai giovani e alle giovani, studenti e studentesse delle scuole e delle Università, che sono gli eredi naturali del nostro patrimonio culturale.
Anche quest’anno si rinnovano infatti gli appuntamenti dedicati alle scuole: le visite al sito e al cantiere archeologico degli istituti di Pula, le attività laboratoriali, di approfondimento e le lezioni conferenza per gli studenti e le studentesse più grandi.
Sabato 5 ottobre, nello spazio esterno del Teatro Maria Carta, dalle ore 19, si terrà il “Romanum Convivium”. A preparare gli squisiti piatti che venivano serviti all’epoca sulla tavola degli abitanti dell’antica Nora, gli studenti dell’istituto alberghiero Azuni di Pula.
«Siamo convinti che il vero tesoro di questo territorio non sia rappresentato dalle spiagge, ma dal suo immenso patrimonio storico e archeologico. Appuntamenti come PulArchàios producono conoscenza, grazie alle undici conferenze e a tutte le attività che accompagneranno la campagna di scavo degli archeologi turisti e residenti potranno conoscere meglio il passato di Nora», spiega il sindaco di Pula Walter Cabasino.
«Agli studenti degli istituti primari e secondari – aggiunge Manuela Serra, assessora alla Cultura e Pubblica istruzione, verranno dedicati diversi appuntamenti, laboratori e visite guidate avranno il merito di accendere il loro interesse nei confronti dell’archeologia. Come da tradizione gli studenti dell’Istituto alberghiero Azuni daranno il loro contributo per la preparazione del Romanum Convivium, il pranzo romano che chiuderà gli appuntamenti in calendario».
Per Augusto Porceddu, del cda della Fondazione Pula Cultura Diffusa, «questa rassegna è nata con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini nelle attività portate avanti dagli archeologi durante la campagna di scavo, prima dell’avvento di PulArchàios non si prestava molta attenzione al lavoro condotto dalle Università sul sito, ora, invece, il pubblico segue con interesse le conferenze ed è curioso di conoscere le nuove scoperte».
Stefano Floris, archeologo e componente del Cda della Fondazione, spiega invece come quest’anno le attività divulgative interesseranno anche altri importanti siti della Sardegna meridionale: «Il format è quello consueto, ma in questa edizione, oltre agli incontri con i ricercatori per parlare delle novità che riguardano Nora, ci saranno appuntamenti dedicati alla scoperta delle aree archeologiche di Santadi, Sant’Antioco e Domus de Maria, un modo per dare al pubblico una visione d’insieme della storia dell’Isola».
Il programma completo degli eventi sul sito del Comune di Pula e su quello della Fondazione Pula Cultura Diffusa.
(Unioneonline)