Premio Calvino, l'esordiente sardo Vanni Lai non ce l'ha fatta
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Lo scrittore di Osilo Vanni Lai, 34 anni, finalista al premio Calvino con "Le tigri del Goceano", non ce l'ha fatta.
Il riconoscimento, destinato a opere prime inedite, è andato a Emanuela Canepa con "L'animale femmina".
La cerimonia si è svolta al Circolo dei lettori di Torino, città in cui la rassegna è nata trent'anni fa. Il compito di scegliere il vincitore è toccato a Rossana Campo, Franca Cavagnoli, Mario Desiati, Marco Missiroli e Mirella Serri.
La selezione del romanzo di Vanni Lai, giornalista, rappresenta, indipendentemente dal risultato, un segnale significativo. L'opera dell'esordiente di Osilo, che ha per protagonista il bandito-poeta Lisandru, è stata apprezzata dalla giuria durante la presentazione delle 9 opere candidate.
È stata inserita nel più ampio panorama della letteratura sarda, nelle atmosfere nere all'origine della cosiddetta "nouvelle vague" e dei suoi autori di riferimento, alcuni dei quali passati proprio per il Calvino.
Il primo scrittore sardo a ottenere il riconoscimento fu Marcello Fois con "Picta" nel 1992. Nel 2000 toccò a Flavio Soriga con "Diavoli di Nurajò" e nel 2003 a Gianni Marilotti con "La quattordicesima commensale". Due anni fa vinse Cristian Mannu con "Maria di Isili".