Pozzomaggiore ha festeggiato l'Ardia numero 95
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Migliaia di spettatori hanno ammirato i novanta cavalieri impegnati nelle due Ardie dedicate a San Costantino che Pozzomaggiore ha celebrato per la 95esima volta.
Il rito è nato infatti grazie ad alcuni reduci della Prima Guerra Mondiale che decisero di erigere la chiesa e dedicarla all'imperatore Costantino, nominato santo a furor di popolo dopo avere sconfitto nella battaglia di ponte Milvio (312 d.C.) Massenzio, che simboleggiava il paganesimo.
L'Ardia si è corsa giovedì sera e venerdì mattina.
Diversi i momenti dell'evento, alcuni scanditi dai fucilieri, che prevede anche la messa.
Spettacolare la vorticosa salita nel viale verso il santuario aperta da "su caddu e punta" (Tonino Cambule ha impersonato l'imperatore) seguito dai cavalieri della scorta, anche loro in camicia rossa, e quindi dagli altri cavalieri in pariglia a due o a tre.
Una volta che tutti sono entrati all'interno del recinto, "su caddu e punta" ha fatto partire i tre giri al galoppo intorno alla chiesa di tutti i cavalieri: in senso antiorario contro il male e in senso orario a favore del bene.
Quindi la processione dei tre santi sui camion (San Costantino, la madre Sant'Elena e San Silvestro) con in testa la banda, il parroco e "su oberaju", l'obriere maggiore, con la bandiera.
Infine nuova galoppata in salita verso il santuario.