Non solo mare ma anche cultura: con una nuova immagine la città di Porto Torres cerca di inserirsi nell'ampia offerta turistica della Sardegna.

Al primo posto tra i monumenti più visitati figurano la chiesa romanica più grande dell'Isola, la Basilica di San Gavino, e il complesso monumentale di Monte Agellu con i suoi 18mila visitatori, un più 6,7 per cento rispetto al 2016.

Circa 11mila presenze per il museo Antiquarium turritano e l'area archeologica di Turris Libisonis, con un incremento del 7 per cento rispetto allo scorso anno. Non poteva mancare l'isola dell'Asinara scelta da circa centomila visitatori, un flusso di turisti costante negli anni. In calo, invece, gli ingressi al Museo del Porto mentre il museo multimediale Andrea Parodi ha registrato solo 1740 firme.

"Nei siti in cui è prevista la nostra supervisione e in quelli in cui è nata una collaborazione con i soggetti gestori si sono registrati dei buoni risultati - sottolinea l'assessore al Turismo, Alessandra Vetrano - un elemento centrale è sicuramente la crescita dello scalo marittimo, che quest'anno ha sfiorato il milione di passeggeri, quasi trecentomila in più rispetto a due anni fa. Interessante è il dato raccolto nei siti culturali e nell'ufficio turistico comunale, dove si è registrato un incremento dei visitatori francesi, probabilmente anche grazie all'approdo costante di navi di linea dalla Corsica e dalla Francia".

Positiva anche la stagione crocieristica 2017 che purtroppo non si ripeterà nel 2018.

"Sul fronte della promozione stiamo valorizzando attraverso i social e i media l'immagine della costa e delle chiesette di Balai Vicino e Lontano visitate da circa 1300 persone - aggiunge l'assessore - ma non abbiamo dimenticato la Festha Manna che avrà spazio su alcune riviste. Sempre sul fronte del marketing stiamo lavorando per il consolidamento della nostra presenza sul web con nuovi prodotti multimediali, insieme alla visibilità a bordo delle navi, nelle porte d'accesso dal mare e aeroportuali".
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