Frammenti di ossa umane nella zona di Fiume Santo, nel territorio di Porto Torres. Una necropoli con diversi esemplari di resti umani rinvenuti durante il lavori di realizzazione di un impianto fotovoltaico.

La scoperta lunedì 24 marzo, nel cantiere allestito sul lato destro del corso d’acqua omonimo, poco distante dal mare. Ad alzare la mano per bloccare i lavori l’addetto alla sorveglianza archeologica della Soprintendenza dei beni culturali Sassari e Nuoro che ha avviato gli accertamenti per stabilire la tipologia e la cronologia della necropoli, un cimitero inedito a pochi passi dalla villa romana venuta alla luce nell’estate del 1983, a cui potrebbe essere collegato.

Appena sotto qualche metro dalla superficie sono riaffiorati resti di ossa, di bambini, adulti di ogni età. Sarà compito degli archeologi identificare una datazione e il tipo di area, che sorge poco distante dall’antica colonia romana di Turris Libissonis. In prossimità la villa romana, nel territorio di Sassari, a nord della foce del fiume, apparsa alla luce nell’ambito del lavori avviati per la realizzazione del secondo gruppo a carbone della centrale termoelettrica di Fiume Santo. Sempre vicino, ad ovest di Porto Torres, nel1994 fu individuato un giacimento paleontologico che ha restituito migliaia di ossa di animali che hanno permesso di ricostruire l’ecosistema del territorio nel Miocene. 

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