Un compleanno dalle profonde radici, così i 35 anni del museo Antiquarium Turritano di Porto Torres si sono festeggiati con una due giorni ricca di appuntamenti.

Il museo e l'area archeologica di Turris Libisonis, in collaborazione con il Comune di Porto Torres, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, l'Ente Parco Asinara, la rivista Sardegna Immaginare e la Cantina Mesa, sabato 14 e domenica 15 dicembre, dalle 10 alle 18, nell'aula didattica del museo "Antiquarium Turritano" hanno presentato la conferenza - intervista e una visita guidata dal titolo "Un compleanno da Re (Barbaro)".

Una serie di eventi ed il racconto dell'apertura e della storia del museo attraverso la voce dei protagonisti, i tecnici Antonietta Boninu, Franco Satta, Gavino Canu e Giantonello Sanna intervistati da Maria Letizia Pulcini, direttrice del museo, e Nadia Canu, nuova responsabile del territorio di Porto Torres per la Soprintendenza di Sassari e Nuoro. Sabato protagonista è stata l'isola dell'Asinara e i suoi servizi eco sistemici.

Per tutto il giorno, nell'aula didattica dell'Antiquarium, insieme a Matilde Schirru, geografa rurale dell'Arpas, si è proceduto con la mappatura dei sistemi ecosistemici dell'Isola, con un occhio di riguardo per i servizi e i siti di interesse culturale. Per la presentazione della rivista Sardegna Immaginare sono intervenuti l'editore, Juri Masoni, il direttore responsabile, Gabriele Sardu, e per la redazione Simona Desole e Piera Eleonora Porqueddu.

Domenica la manifestazione si è conclusa con la selezione dei pannelli della mostra "30 anni e non li diMostra" a cura di Gabriella Gasperetti, funzionaria archeologa della Soprintendenza Sassari e Nuoro, e infine con la visita guidata all'area archeologica di Turris Libisonis curata da Antonietta Boninu.

"Un museo non è solo un luogo che ospita reperti, ma è soprattutto un luogo in cui vengono raccontate delle storie. All'antiquarium Turritano in 35 anni sono state raccontate tantissime storie: quelle degli antichi abitanti di Turris Libisonis, prima di tutto, narrate attraverso i reperti esposti all'interno delle vetrine; quelle dei bambini che hanno scoperto, attraverso i laboratori didattici, l'archeologia e la storia della loro città; le storie personali di tutti i visitatori, locali e stranieri, che hanno conosciuto la magia dell'unica colonia romana della Sardegna. E poi ci sono le storie degli addetti ai lavori, delle tante persone che in questi anni hanno contribuito alla nascita, alla crescita e alla cura costante di questo museo e dell'area archeologica", ha detto la direttrice Pulcini.
© Riproduzione riservata