La piazza dedicata a Giovanni Lai si farà. Dopo 17 anni, si è trovato un accordo per sistemare la targa commemorativa in onore del partigiano che condivise la cella del carcere dov’era rinchiuso con Sandro Pertini e Antonio Gramsci. Martedì scorso è stata approvata la delibera di Giunta che dà il via libera. Si farà a Pirri, suo luogo di nascita nel 1904, nel giardino tra via Sanna e via Berlinguer. Nel 2004 si pensò di intitolargli una piazza nel rione Is Corrias. Ma sono passati tanti anni e lungaggini burocratiche e nel mentre quello spiazzo è diventato uno slargo tra le case.

I ritardi

Tra le cause del ritardo c'è il fatto che il cognome del partigiano risultava finire con la “y”, mentre all'anagrafe Lai è scritto con la i. La consigliera della Municipalità, Enrica Fois, ha preso in mano la pratica ad agosto 2020 e ha chiesto l'autorizzazione all’assessore alla Viabilità Alessio Mereu e al dirigente del Servizio, Daniele Olla. «Si sono dimostrati sensibili», dice Fois, «ora l’iter si è sbloccato. Ringrazio anche il consigliere dei Riformatori Alessandro Fadda». La notizia è stata accolta con entusiasmo dalla famiglia. «Entro l’estate sarà tutto pronto. La delibera rimarrà fino al 14 luglio nell’Albo pretorio comunale, poi verrà fissata la data. Pirri vuole omaggiare colui che contribuì alla libertà di tutti», dice Fois. Alla cerimonia sarà invitata anche Maria Cocco, ex partigiana e unica donna di Pirri a sedere in Parlamento.

Le scelte politiche

Giovanni Lai fu da sempre un antifascista militante. Dapprima tra le fila del Partito Sardo d'Azione e poi, dal 1923, in quelle del Partito comunista. Fu perseguitato dal regime con l’accusa di “attività sovversiva” e fu arrestato a soli 22 anni per aver difeso la casa di Emilio Lussu dall’assalto dei fascisti. Il Tribunale speciale lo condannò a sette anni e sei mesi di carcere. Fu rinchiuso prima a Soriano nel Cimino e poi a Turi. Qui conobbe Gramsci e Pertini. Quattro anni dopo la liberazione dal fascismo, Lai fu eletto consigliere nel primo Consi glio regionale della Sardegna e riconfermato per quattro legislature, sino al 1965. Fu anche a capo dell’Alleanza regionale dei contadini e dei pastori, segretario della Federazione del Pci e vice segretario regionale del partito.

Stefania Lapenna

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