Fuori dalle aule e dentro la storia, tra monumenti, piazze e spazi verdi: la municipalità di Pirri diventa il cuore pulsante di un progetto educativo innovativo, “Scuola in 4D”, che punta a unire tradizione e tecnologia. Da adesso e fino a marzo 2026, il territorio si trasforma in un laboratorio a cielo aperto per giovani di Cagliari e dell’area metropolitana, con un programma di 200 ore valorizza il patrimonio culturale attraverso esperienze immersive e partecipative.

L’iniziativa, ideata da Imago Mundi e finanziata dal Programma Operativo Complementare Città Metropolitane 2014-2020, offre quattro percorsi formativi gratuiti: Podcast, Comunicazione Visiva e Digital Storytelling, Cinema, e Teatro e Tecnologie. Le “quattro dimensioni” del progetto – individuale, intergenerazionale, di gruppo e comunitaria – mirano a sviluppare competenze creative, tecniche e relazionali, sfruttando il ricco tessuto culturale della municipalità.

Il primo corso, dedicato al Podcast, prenderà il via a fine gennaio e sarà accessibile su prenotazione entro il 24 gennaio. Per partecipare, basta contattare Imago Mundi ai recapiti indicati (info@imagomundiodv.it; 346 6675074; 340 6254822).

Per Massimiliano Messina, presidente di Imago Mundi “Scuola in 4D rappresenta «il culmine di un lungo percorso educativo iniziato con Monumenti Aperti, il progetto che ha avvicinato intere generazioni al patrimonio storico e artistico della Sardegna. Ma è anche un nuovo inizio. La scelta di Pirri non è casuale: questa municipalità, unica nel suo genere, è ricca di storia, arte e tradizioni, e si presta perfettamente a fare da ponte tra la memoria del passato e le esigenze di un mondo sempre più digitale».

Messina sottolinea l’ambizione di creare un modello replicabile di scuola del patrimonio culturale: «Crediamo che il patrimonio sia una risorsa straordinaria, capace di ispirare il futuro. Il nostro obiettivo è trasformare gli studenti in protagonisti attivi di un’esperienza formativa ‘circolare’, dove giovani e adulti si confrontano, scambiano conoscenze e costruiscono insieme nuovi significati. Farlo attraverso il teatro, il cinema e le moderne tecniche di comunicazione ci sembra la via migliore per coniugare tradizione e innovazione».

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