La storia della famiglia Spano, conti di San Martino, si snoda in una ricca sequenza di antiche fotografie, abiti e preziosi cimeli che risalgono al 1800. Tutto questo nella mostra allestita a Oristano al Teatro di San Martino.  Può essere visitata sino al prossimo 18 agosto, tutti i giorni dalle 17 alle 21.

 Il progetto, promosso dall’assessorato comunale alla Cultura e dalla Fondazione Oristano,  è stato curato dall’archivista Ilaria Urgu. L’esposizione è il frutto del lavoro di analisi di un fondo fotografico di 310 immagini d'epoca. Gli abiti,  provenienti dalla collezione di Mara Passino e di Maria Luisa Marongiu e i documenti appartenenti alla famiglia Spano, arricchiscono il percorso. Fondamentale per la ricostruzione di questo pezzo di storia oristanese è stata la collaborazione di Paolo Manni, discendente della famiglia Spano. Il materiale è stato messo a disposizione dalla famiglia Manni, da Maria Luisa Marongiu e da Fabio e Andrea Salaris.

«Il materiale raccolto – spiega Ilaria Urgu - descrive  un arco cronologico dalla metà dell’Ottocento alla metà del Novecento con alcune immagini della contessa Maria Laura Sanna e si qualifica come un prezioso strumento di ricerca per la conoscenza della Oristano dell’Ottocento e della storia della sua nobiltà. La storia che raccontiamo è quella della famiglia Spano, del ramo di Paolo e Giuseppa Valentino, sposi nel 1823. Nonostante abbiano avuto numerosi figli, avranno un unico discendente: Eugenio Sanna che fu sindaco di Oristano. Tra le carte abbiamo trovato un ritratto di Giuseppe Mazzini morente. Sono presenti anche immagini di Cavour, Garibaldi, Francesco Nullo, Giovanni Nicotera e Isnardo Guarco in divisa da garibaldino. Il materiale è lo specchio di una città aperta alle nuove ideologie. Una città viva che non restava in silenzio».

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