La Sala X del Castello dei Doria di Castelsardo ha inaugurato ieri, domenica 29 settembre, la mostra intitolata Ombre Rosse, del pittore Igino Panzino, una delle figure più significative dell’attuale panorama isolano. L’artista ha percorso l’ultimo trentennio del XX secolo cimentandosi incessantemente nello studio e nella sperimentazione, per approdare ai giorni nostri con un ricco bagaglio di esperienze e produzioni originali di altissimo profilo.

Panzino, nato a Sassari nel 1950, è cresciuto nel clima fortemente ideologizzato degli ultimi anni Sessanta e ha iniziato la sua attività espositiva all’inizio degli anni Settanta con lavori di forte impatto progettuale, convinto assertore del valore etico sociale del fare artistico.

«L’esposizione - afferma l'assessora alla Cultura Maria Speranza Frassetto - è parte del progetto di rilancio, promosso e sostenuto dall’Amministrazione comunale di Castelsardo, che intende continuare a percorrere il cammino intrapreso nel precedente mandato (2014-2019), periodo in cui nel castello dei Doria si erano susseguite numerose mostre dedicate ai nomi più rappresentativi della produzione artistica sarda del ‘900. I primi erano stati i Silecchia, seguiti dal compianto Maestro Giovanni Cau da Castelsardo, recentemente scomparso e dai suoi maestri Costantino Spada e Libero Meledina».

Dalla primavera 2018 all’inizio del 2019, la sala del castello dei Doria aveva custodito due meravigliose esposizioni di opere della pittrice Liliana Cano, scomparsa due anni dopo, nel 2021. Degna di nota la mostra delle pregevoli opere della collezione De Montis, intitolata “Tesori di Sardegna”: da Giuseppe Biasi a Maria Lai, da Bernardino Palazzi a Costantino Nivola, dalle sorelle Coroneo a Mario Delitala, da Eugenio Tavolara a Francesco Ciusa, per non citarne che alcuni.

Il prestigioso progetto espositivo era culminato, nella primavera del 2019. nella preziosa collezione delle ottanta incisioni “I Capricci” di Francisco Goya.

La mostra di Igino Panzino, che sarà presentata dal critico d’arte Ivo Serafino Fenu, potrà essere visitata sino al 31 ottobre, dalle 9 alle 19, tutti i giorni, festivi compresi.

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