Alcune delle proprietà benefiche dell'olio d'oliva erano già note: grazie alla sua elevata concentrazione di acidi grassi monoinsaturi e composti fenolici che contribuiscono a incrementarne le proprietà nutrizionali e antiossidanti, può essere considerato un alimento nutraceutico, vale a dire con effetti positivi sulla salute. Una ricerca dell’Università di Sassari conferma finalmente anche il potere antimicrobico dell’olio d’oliva, capace di ridurre gli agenti patogeni causa di tossinfezioni alimentari.

Coordinato da Severino Zara, professore di Microbiologia agraria nel dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, il gruppo di ricerca ha testato, in vitro e su matrice alimentare, 13 diverse varietà di olio d’oliva appartenenti al germoplasma nazionale e a quello della Sardegna.

I campioni di frutti appartenenti alle diverse varietà sono stati raccolti e trasformati dall’Azienda didattico sperimentale “A. Milella” del dipartimento di Agraria situata in località “San Quirico Fenosu” ad Oristano.

Gli esperimenti in vitro hanno dimostrato la potente azione antimicrobica degli oli su Staphylococcus aureus, Salmonella, Listeria monocytogenes e Escherichia coli, che sono tra i principali microrganismi responsabili di tossinfezioni alimentari.

Tra gli oli più efficaci ci sono quelli di due varietà sarde: la Bosana e la Sivigliana da olio, che si sono distinte per un potere antimicrobico maggiore rispetto alle altre varietà testate nello studio.

Il lavoro scientifico è stato pubblicato sulla rivista internazionale “Food Control”.

Il team di ricerca coordinato dal professor Zara è composto da Francesco Fancello, Chiara Multineddu, Mario Santona, Giacomo Zara, Sandro Dettori, Pierfrancesco Deiana (Università di Sassari) e da Maria Giovanna Molinu del CNR.

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