Le vie di Mirtò portano al Museo archeologico di Olbia. Dove da domani e fino al 21 agosto sarà possibile ripercorrere un pezzo di storia della città.

"Navi, traffici, mercati: la Sardegna e il Mediterraneo fra preistoria ed età romana" è la mostra didattica curata dall'associazione Sardinia Romana e del Comune di Ittireddu ospitata nelle sale del museo: l'esposizione sarà inaugurata domani alle 17 e potrà essere visitata fino a venerdì, dalle 17 alle 22.

"Si tratta di una mostra didattica, composta da pannelli esplicativi e che utilizza copie di reperti di grande valore archeologico, che sarebbe impossibile portare in formato originale", spiega l'archeologo Franco Campus, sindaco di Ittireddu e ideatore, insieme al rievocatore Giovanni Romano, dell'evento.

"Una delle novità - aggiunge Campus - sarà la navicella nuragica di Enas, databile intorno al X secolo a.C., testimonianza del rapporto tra la città e il mare, primo vero segno del ruolo della Sardegna nei traffici del Mediterraneo".

Il percorso espositivo mette l'accento sul ruolo della Sardegna quale scalo privilegiato nelle rotte dall'Occidente verso l'Oriente fin dal Neolitico, ruolo confermato nel corso dei millenni.

L'iniziativa, promossa all'interno del programma della VI edizione di Mirtò, il festival internazionale del Mirto, con la collaborazione del Comune di Ittireddu, è stata realizzata dall'associazione Sardinia Romana. Ha collaborato all'allestimento l'archeologa Nadia Canu.
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