Esterzili si arricchisce di un nuovo murale: fatto dall’artista Pina Monne, illumina un muro in via Vittorio Emanuele, all’incrocio con via Umberto in prossimità di piazza Barbagia (Genn’e idda). «L’idea della tipologia in rilievo nasce dall’esigenza di limitare la parte disegnata su una parete comunque esposta all’acqua seppure sia stata impostata una copertina di coronamento in trachite», spiega il sindaco Renato Melis, da appena una settimana al suo secondo mandato nel paese barbaricino.

Il murale rappresenta un pastore con il suo gregge, realizzati in elementi in acciaio corten e sullo sfondo il disegno di una pianta di ginepro piegata dal vento nel tempo. Termina l’opera una delle famose frasi di Maria Lai, l’artista di Ulassai: «La montagna risuonò di ritmi. Nasceva la poesia». «È una nuova e originale opera che valorizza una parete di collegamento ultimamente in degrado. Il murale è illuminato nelle ore notturne, con una fascia a led posta sotto la copertina in trachite», aggiunge Melis.

Lavori in corso anche nella scalinata tra via Fra Antonio Maria e via Eleonora d’Arborea, dove gli artisti Agnes Zimmermann e Luca Cocco stanno dando vita a un altro murale che rappresenterà proprio il frate esterzilese. A fare da cornice uno dei paesaggi che si possono ammirare da uno dei punti più panoramici del Monte Santa Vittoria. Nell’agenda del Comune, però, sono in programma la realizzazione di altre opere da realizzare nelle strade paesane con l’obiettivo di far diventare Esterzili il paese dei murales della Barbagia di Seulo. Francesca Melis

© Riproduzione riservata