Si è tenuto ieri nella sede della Provincia di Nuoro l'incontro convocato dal Capogruppo del Psd'az in Consiglio Regionale, Franco Mula, per il nuovo corso della "Fondazione per la promozione degli studi universitari e della ricerca scientifica nella Sardegna centrale", organismo voluto dalla Regione nelle recente legge Omnibus e che prenderà il posto del disciolto Consorzio Universitario che faceva capo al Comune di Nuoro.

La nuova governance sarà a trazione regionale e nell'intenzione del legislatore si pensa ad un rilancio importante del polo universitario del centro Sardegna.

All'appuntamento erano presenti tutte la parti in causa con i propri rappresentanti: la Regione, con i consiglieri nuoresi della massima assemblea sarda, le Università di Cagliari e Sassari, una delegazione di studenti e, ovviamente, la Provincia di Nuoro, nella veste di padrone di casa che ha ospitato l'atteso appuntamento.

A fare il punto sulla situazione il Commissario liquidatore Giovanni Pinna Parpaglia, nominato di recente dalla Giunta Solinas, che traghetterà l'Ateneo nuorese verso la nuova forma giuridica che prenderà forma nei prossimi mesi.

Intanto alcuni dei servizi essenziali sono stati riattivati oggi e la situazione volge al meglio nonostante la contrarietà del Sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, assente all'incontro, che preannuncia un ricorso amministrativo contro la norma varata a novembre dal Consiglio regionale per la modifica degli assetti e della gestione del più importante polo culturale della Sardegna centrale.

Sul punto è intervenuto il leader Psd'az in Consiglio regionale che si è espresso con un auspicio di massima collaborazione: "Oggi doveva essere una giornata importante per l'Università di Nuoro e per tutto il territorio regionale. Quello che dovrebbe essere un polo di eccellenza rischia di frantumarsi ancor prima di nascere - spiega l'Onorevole Mula - L'invito è rivolto al Sindaco di Nuoro affinchè si attivi per collaborare senza creare divisioni che determinerebbero solo pericolose fratture che porterebbero il nostro territorio verso una situazione di grave marginalità”.

“Quello che la Regione aveva in mente di fare e che sta portando avanti con tutte le sue forze - continua il leader nuorese dei 4 Mori - è di costruire una prospettiva importante in cui tutti gli attori, Comune, Regione, Università di Cagliari e Sassari e Provincia, abbiano un ruolo attivo per il futuro di questo territorio: 800 giovani aspettano con ansia nostre risposte, pertanto l'università deve riaprire subito e al 100%.

“Ci auguriamo – la conclusione – che tutti i soggetti interessati si mettano non solo a disposizione, ma abbiano la consapevolezza che oggi non serve marciare divisi: noi ci siamo e ci saremo fino in fondo compatti e uniti per il bene dei nostri studenti che rappresentano il futuro di Nuoro, del nuorese e di tutta l'Isola".

L.P.

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