"L'Italia non avrà più abitanti se questi trend continueranno". Parola di Elon Musk, con riferimento alla bassissima natalità che da anni caratterizza il nostro Paese.

Il magnate patron di Tesla ha commentato su Twitter un grafico sulla situazione italiana postato dall'analista Andrea Stroppa, aggiungendo: “Il collasso della popolazione è la maggiore minaccia alla civilizzazione".

Un basso tasso di natalità caratterizza anche gli Stati Uniti e, al proposito, sempre su Twitter, Musk (che di figli ne ha sette) sottolineato: “Contrariamente a quanto molti pensano, più ricchi si è meno si hanno figli. Io sono una rara eccezione”.

Il post del miliardario americano ha naturalmente rinfocolato il dibattito sulla bassa natalità nei Paesi occidentali. A cominciare, appunto dall’Italia. 

Per dare un’idea della situazione, basti pensare che nel 2021 le nascite nel nostro Paese sono  scese al minimo storico, con 399.400 bambini nati nel corso dell'anno (-1.3% sul 2020).

LA SARDEGNA  – La Sardegna non fa eccezione e, anzi, è la regione italiana “fanalino di coda” in termini di natalità. Spetta infatti all’Isola il record negativo di nascite con una media di 0,99 figli per donna e contro una media nazionale di 1,25. Non solo: la Sardegna è anche la regione con l’età media delle donne più alta al momento del parto, 33 anni contro una media nazionale di 32,4.
GLI ESPERTI – Come uscirne? “Secondo gli ultimi dati Istat diffusi a marzo, le nascite in Italia sono scese per la prima volta sotto le 400mila, facendo segnare un nuovo minimo storico”, spiega Filippo Maria Ubaldi, presidente della Società italiana di Fertilità e Sterilità-Medicina della riproduzione (Sifes-Mr). 

"Quello che serve – aggiunge – , è un piano che preveda una vasta gamma di aiuti agli aspiranti genitori e alle famiglie, sia dal punto vista sociale, economico, lavorativo, che sanitario, allargando l'accesso ai servizi pubblici di medicina della riproduzione intutto il Paese".

LE CAUSE – "Il lavoro stabile che arriva tardi, le sempre maggiori difficoltà nel costruirsi un'esistenza solida. I dati ci dicono che gli italiani fanno sempre meno figli, sempre più avanti con gli anni - sottolinea Ubaldi - e sappiamo che il problema infertilità aumenta con l'età. I centri di Procreazione medicalmente assistita in Italia hanno standard alti, ma non tutte le coppie che hanno bisogno di curare la loro infertilità hanno l'opportunità di accedervi".

"Le liste d'attesa – prosegue Ubaldi - sono lunghe, lunghissime in molti casi, e la scelta di spostarsi in altre zone d'Italia, o persino all'estero, è obbligata per molti aspiranti genitori. C'è bisogno – conclude l’esperto – che l'occhio delle istituzioni sia sempre vigile nei confronti di questo tema e che si passi dalle parole all'azione".

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata