Siglato l'accordo tra il Comune di Senorbì e l'Università degli studi di Cagliari per il rilancio in chiave turistica del sito archeologico nelle campagne di Monte Luna e Santu Teru, area dall'immenso valore storico-culturale mai sfruttata a pieno.

Il sindaco Adalberto Sanna e gli assessori Marcello Lai, Carla Usai e Omar Contu hanno approvato la delibera che stabilisce i termini della convenzione firmata con il dipartimento di Storia e Beni Culturali di Cagliari per riprendere gli scavi in quel che resta della necropoli cartaginese (circa 120 tombe), costruita dagli abitanti dell'insediamento punico che sorgeva nell'altura di Santu Teru, risalente alla fine del VI secolo avanti Cristo.

L'università metterà a disposizione assegnisti, dottorandi di ricerca, laureandi e studenti per svolgere un programma di ricerca da avviare in collaborazione con la Soprintendenza archeologica.

La giunta comunale di Senorbì ha dato mandato all'ufficio tecnico e agli operai comunali di realizzare una sorta di quartier generale da mettere a disposizione della squadra di studiosi all'interno dell'antica Villa Aresu nella frazione Sisini.
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