Una preghiera per ricordare le vittime del bombardamento aereo avvenuto 80 anni fa a Macomer, nel drammatico pomeriggio del 20 maggio. Nonostante la pioggia battente.

Stamattina, nell'area accanto alle ferrovie, dove sono cadute le bombe che hanno fatto cinque vittime civili, si è svolta una toccante cerimonia con la partecipazione del parroco padre Andrea Rossi, la giunta comunale col sindaco Antonio Succu, i parenti delle vittime e tutti gli esponenti dell'associazione culturale Coro Melchiorre Murenu.

Il sindaco ha ricordato le vittime, mentre il parroco ha parlato delle sofferenze legate alle guerre. Insieme hanno pregato anche per quei soldati italiani e sardi, che sono morti sotto quelle bombe, sganciate dai cacciabombardieri inglesi.

La cerimonia si è svolta tra quelle case ricostruite, quindi davanti ad una stele in basalto, dove sono incisi i nome delle vittime e alcune schegge di quelle bombe che devastarono una parte dell'abitato e le ferrovie. Cinque le bombe che provocarono devastazione e morte, sganciate in particolare sul convoglio delle ferrovie, dove vi erano tanti soldati.

Molti di loro morirono, altri rimasero per sempre colpiti da quanto era avvenuto. I fatti sono stati ricordati da un esponente dell'associazione culturale, Pierangelo Cabiddu, che ha realizzato nella sede dell'associazione (la casa che fu di Melchiorre Murenu), una sorta di museo, con documentazione fotografica di quel tragico giorno e pezzi di grande valore culturale. Per la circostanza, dopo aver sentito le varie testimonianze, il sindaco ha dato il via ad una piccola manifestazione, con i canti legati alla guerra, eseguiti dal coro Melchiorre Murenu.

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