Il muro dei vecchi supermercati, in Viale Gramsci a Macomer, diventato iconico alla fine degli anni novanta con "Spezziamo le Catene", contro i sequestri di persona, ora col Festival della Resilienza, dell'associazione ProPositivo, trova una nuova vita.

In occasione del centenario del Macomer Calcio e in collaborazione con la società sportiva, il Comune, il Forum Giovani e il Centro Servizi Culturali, quei 100 metri di muro vengono trasformati in un libro di storia, che racconta, metro per metro e con i colori giallorossi, la storia sportiva (e non solo) degli ultimi 100 anni.

«Insieme alla società sportiva - spiega Gian Luca Atzori, presidente dell'associazione ProPositivo, che organizza il festival - abbiamo deciso di realizzare l'opera più grande mai creata dalla nostra associazione. Dopo 30 anni, lo stesso muro che raccontava una tragedia (rapimento di Giuseppe Vinci), diventa una celebrazione della vita, dello sport e del territorio. La comunità macomerese non si arrende e continua, a suo modo, a spezzare le catene».

L'artista macomerese Valentina Vinci ha guidato un grande intervento partecipativo, dando la possibilità a chiunque, dai bambini agli anziani, di poter contribuire all'opera e alle celebrazioni.  A realizzare l'opera, con la direttrice artistica Isabel Gollin, sono arrivate a Macomer due grandi artiste straniere: la portoghese Mafalda Goncalves e l'argentina Agus Rùcula.

«La manifestazione si concluderà il 31 luglio con una grande festa - dice Fabio Lotta, presidente del Forum Giovani - un holi giallorosso che andrà ad inaugurare l'opera e celebrare la squadra». Francesco Marongiu, presidente della Macomer Calcio, aggiunge: «È un tributo a tutte quelle persone che in questo secolo di storia sportiva, col loro impegno, hanno reso gloriosa la storia della squadra con i colori giallorossi. I colori della cittadina».

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