"Creare con le mani, la mente e il cuore, partendo da qualsiasi tipo di materia, dando libero sfogo al proprio estro". E' l'arte che raccontano gli artigiani e gli artisti protagonisti in questi giorni a Macomer della 3a edizione di "Impara l'arte e…".

Sono giunti da tutta l'Isola per mostrare il meglio delle produzioni artigianali, agroalimentari e manufatti, frutto di grande maestria e passione.

Un patrimonio di conoscenze, tradizioni, sapori e identità da difendere e divulgare.

Un'occasione di visibilità per quanti ogni giorno lavorano nell'ombra, creando prodotti di nicchia con metodi tradizionali e che spesso sono penalizzati dalle logiche della grande distribuzione e da un sistema fiscale oppressivo. In vetrina cuochi, falegnami, ebanisti, ricamatrici, apicoltori e neo imprenditori della filiera casearia e agroalimentare, con degustazioni, vendita e laboratori del gusto. Speranza e ambizione si respirano passeggiando tra gli stand.

"Lavoro tutti i derivati dai prodotti delle api -racconta l'apicoltore Tonio Piga di Samassi. Per restare a galla nel mercato, ho incrementato la produzione mellifera con vari prodotti di nicchia".

Sogna di aprire un'attività Giovanni Marini di Bosa, che coltiva le zucche nel suo orticello e le trasforma in lampade fantasiose. "Occorrono passione e dedizione -dice Giovanni-. Da anni partecipo a mostre e fiere e ora raccolgo i frutti di tanto impegno: a breve aprirò la mia attività".

Un evento riuscito per Franca Madau, presidente del Coro Harmonia Mundi, l'associazione che ha organizzato l'evento, patrocinato dal Comune: l'augurio -dice- è che diventi appuntamento annuale". Soddisfatto il sindaco Antonio Succu per il "grande impegno da sempre profuso dal sodalizio nella promozione, oltre che del canto e della cultura, delle vocazioni artistiche del territorio".
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