Nel giorno in cui avrebbe compiuto 80 anni, il mito intramontabile di Gigi Riva torna a vibrare sulle tavole di un palcoscenico. Non è solo una celebrazione, ma un ritorno a quelle emozioni che Riva, con la sua grinta e il suo silenzioso carisma, ha lasciato incise nella memoria collettiva. Il 7 e 8 novembre alle 19.30 a Su Tzirculu – in via Molise a Cagliari - “RIVA LUIGI ’69 ’70. Cagliari ai dì dello scudetto” di Alessandro Lay riporta alla luce l’essenza di un campione amato per il talento, ma soprattutto per l’umanità. Lo spettacolo, nato sei anni fa, accompagna il pubblico in un viaggio che va oltre il calcio, raccontando di una Sardegna che si aggrappava a quel numero 11 come simbolo di riscatto e identità.

Il monologo ogni volta emoziona il pubblico, da Cagliari a New York, e ora torna proprio in Sardegna per una ricorrenza che va oltre il calcio. Il lavoro di Lay – impreziosito dalle luci di Giovanni Schirru, le scene di Mario Madeddu, Marilena Pittiu, Matteo Sanna, e il progetto sonoro di Matteo Sanna – ha raccolto ovunque consensi per la sua capacità di raccontare Gigi Riva come un simbolo di determinazione e passione.

Riva non è stato solo un campione, ma un uomo dal carattere schivo e dallo spirito indomabile, come lo definì il giornalista Gianni Brera con il soprannome “Rombo di Tuono”. Lay restituisce al pubblico l’anima poetica del gioco di Riva, quel “calcio in poesia” di cui parlava Pier Paolo Pasolini. Per chi vorrà esserci, queste due serate saranno l’occasione di rivivere un’epoca straordinaria e di ricordare un mito senza tempo.

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