Un monologo ricco di emozioni, una storia che esplora il legame indissolubile tra mare e terra, libertà e destino, in un contesto dove il mare diventa simbolo di speranza e prigione allo stesso tempo. Approda allo Spazio Tev di Sassari lo spettacolo “Mare” di e con Francesca Pica. È il titolo di chiusura della rassegna “Quadri di donna” organizzata da Theatre en Vol.

Lo spettacolo, realizzato con il tutoraggio della compagnia ravennate Le belle bandiere, racconta i fatti straordinari documentati nei libri "Donne di mare", "La danza delle streghe" e “I confini irreali delle Eolie” dell’antropologa Macrina Marilena Maffei, a cui l’autrice si è ispirata per la stesura del testo con la supervisione di Elena Bucci.

Fino alla prima metà del Novecento le pescatrici eoliane hanno sfidato quotidianamente il mare in barche a remi di notte e di giorno, con i loro mariti o fratelli, da sole o addirittura con i loro bambini appena nati, avendo chiara la rotta grazie alle stelle e agli scogli; donne la cui l’esistenza è stata appannata, che furono molto importanti per l’economia delle isole e la cui profonda traccia rischia di essere cancellata perfino dalla memoria condivisa della gente di mare. A oggi sono in vita le ultime quattro pescatrici eoliane, che l’estate scorsa hanno ricevuto le onorificenze dell'ordine al Merito della Repubblica italiana “per il loro lavoro e il loro impegno come pescatrici nel mare delle Eolie e a terra, nelle attività collaterali, tra gli Anni Venti e Quaranta del '900”.

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