Partirà sabato 3 luglio alle 19, nel sagrato di Nostra Signora della Pazienza a Uri, la seconda edizione del festival culturale “Le piazze per la storia - documenti, storia e archeologia di Sardegna” promosso dall'amministrazione comunale di Uri con il contributo del Centro Studi Storici dell’Università di Barcellona e dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Alghero-Bosa.

“Siamo soddisfatti di presentare un ricco programma, con ospiti ormai di casa per il nostro paese - dichiara Matteo Dettori, assessore alla Cultura - dopo l’importante e quasi inaspettato riscontro dello scorso anno, abbiamo deciso insieme alla Biblioteca Comunale di dar seguito a quanto avviato nella precedente edizione. Le piazze come luogo di socializzazione, di cultura ma soprattutto di identità. Da questi luoghi ‘aperti’ le piccole comunità possono ripartire e magari ottenere una bella vetrina com’è successo quest’anno con il contributo dell’Università di Barcellona”.

Anche quest’anno diversi ospiti allieteranno le serate estive uresi: il professor Giacomo Floris dell’Università di Barcellona aprirà l’edizione 2021con il suo intervento su “gli affetti, la fiamma dell’amore e il testamento di Ugolino Giudice di Gallura uno spaccato di vita medievale sarda che trova riscontro persino sull’opera Dantesca de ‘La Divina Commedia’”.

Nel mese di agosto e settembre seguiranno le altre conferenze con il professor Vanni Piras dell’Università di Sassari, gli Archivisti Stefano Alberto Tedde, Danilo Casiddu e Alessandra Derriu e e i ricercatori Angela Simula, don Tore Marruncheddu e Maria Franca Canu.

Gli argomenti trattati nelle varie serate spazieranno dall’archeologia medievale, al commento di alcuni documenti su varie carestie e pestilenze che hanno colpito la nostra isola, oltre a discussioni sulle istituzioni medievali di Sardegna, alla Fede e devozione in epoca moderna e a processi e procedimenti giudiziari che hanno interessato il territorio.

“Riappropriarci degli spazi, dopo aver vissuto tante limitazioni soprattutto in quest’anno, è un nostro dovere ancor prima che diritto a maggior ragione se questi incontri possono farci sentire ancora più orgoglioso di una storia plurimillenaria e centrale nel bacino del mediterraneo, come dimostreranno i tanti relatori che interverranno; dopo un intero mandato possiamo affermare che Uri può erogare un’offerta di turismo culturale, grazie a tutti gli investimenti di questi ultimi anni”, conclude Emanuele Dettori.


 

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