Nuovi tesori italiani tra i patrimoni mondiali dell'umanità dell'Unesco.

L'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura ha inserito nella prestigiosa lista - nel corso della 41esima sessione del Comitato in corso a Cracovia - le faggete e le mura venete di Bergamo, Palmanova (Udine) e Peschiera del Garda.

LE FAGGETE - A conquistare l'Unesco sono state anzitutto dieci antiche foreste di faggio primordiali, sito ambientale transnazionale che l'Italia condivide con altre regioni d'Europa.

BERGAMO - Le celebri Mura venete, che racchiudono la Città Alta, sono l'opera difensiva che la Repubblica Serenissima costruì tra il 1561 e il 1588.

Un'imponente costruzione architettonica, lunga 6 chilometri e 200 metri, molto ben conservata.

PALMANOVA - Si tratta di una città fortezza, pianificata dai veneziani nel 1593 e chiamata la città stellata per la sua pianta poligonale a stella con 9 punte.

PESCHIERA DEL GARDA - Il centro storico della città, uno dei luoghi più caratteristici del Lago di Garda, è circondato dalla cinta muraria che ha modificato il percorso naturale del fiume.

IL COMMENTO DI FRANCESCHINI - "Un importante risultato - ha commentato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini - che conferma il forte e pluriennale impegno dell'Italia nell'attuazione della Convenzione del Patrimonio Mondiale Unesco".

ANGELINO ALFANO - "L'Italia si conferma il Paese con il maggior numero di siti Unesco al mondo, ben 53: un'autentica superpotenza di cultura e bellezza", ha detto invece il ministro degli Esteri Angelino Alfano.

(Redazione Online/D)

Le mura venete di Bergamo
Le mura venete di Bergamo
Le mura venete di Bergamo

L'antica pianta di Palmanova
L'antica pianta di Palmanova
L'antica pianta di Palmanova
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