Il rispetto per l’unicità della natura e delle tradizioni della Sardegna passa attraverso gesti concreti e il coinvolgimento di società civile e comunità locali, ma sull’Isola anche i muri lanciano messaggi di responsabilità e orgoglio, attraverso il muralismo, che in Sardegna è tradizione da oltre 50 anni. Con questa consapevolezza e forte di un impegno centenario verso il territorio, il birrificio Ichnusa ha deciso di sposare un progetto locale che aiuta a riqualificare un’area della città di Cagliari. E lo fa supportando la Galleria del Sale, un museo a cielo aperto dedicato al muralismo contemporaneo, attraverso la manutenzione e la cura dell’area per i prossimi 3 anni delle 50 e più opere firmate da muralisti locali, italiani e internazionali.

Ichnusa è così tornata a Cagliari per raccontare l’impegno a supporto del territorio e, questa volta, lo fa attraverso il linguaggio senza tempo della tradizione muralistica sarda. Negli anni passati i dipendenti del birrificio si sono attivati in prima persona, assieme alle comunità locali, per ripulire dai rifiuti aree urbane e spiagge e ha utilizzato il muralismo anche per far riscoprire i luoghi nascosti e arti e mestieri tradizionali dell’isola. E oggi il capoluogo sardo diventa il palcoscenico per legame che da sempre unisce birra Ichnusa e la Sardegna.

Natura

La Galleria del Sale si trova a Cagliari, nella pista ciclabile che unisce il porticciolo turistico di Su Siccu con Viale la Palma, all’ingresso del Parco di Molentargius. È stata realizzata nel 2014 per iniziativa dell’Associazione Urban Center, ospita oltre 50 murales d’autore e si sta affermando come un nuovo punto di interesse per appassionati e turisti. Per questo, il sostegno di Ichnusa per la sua manutenzione punta a conservare e far crescere questo progetto di riqualificazione degli spazi urbani.  

A suggellare l’impegno del birrificio di Assemini, arriva una nuova opera ad arricchire i muri della Galleria del Sale. È intitolata “Risveglio”, è stata realizzata da Mauro Patta e rappresenta in modo evocativo il legame profondo del birrificio per la sua Isola, a pochi chilometri dal luogo in cui la Birra Ichnusa viene prodotta.

L’obiettivo

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Urban Center, un gruppo interdisciplinare di professionisti che vede nell’innovazione e nella creatività gli strumenti per creare cambiamento e per generare miglioramento nei territori, che ha in gestione la Galleria del Sale, uno spazio di espressione per i muralisti che offre alla comunità l’occasione di arricchirsi di nuove opere e modalità di valorizzazione dell’arte e garantisce che il territorio sia al centro di nuove possibilità di scambio culturale, riqualificazione e innovazione. Il Murale “Risveglio” verrà, inoltre, inserito tra le opere dell'iniziativa dell'Associazione Farmacia Politica “100 muri, 100 murales”, che punta sul muralismo per riqualificare zone urbane e colorare la Sardegna richiamandone paesaggi, tradizioni e cultura.

«Siamo voluti tornare nella splendida cornice della città di Cagliari per raccontare ancora una volta quanto la nostra appartenenza a quest’Isola sia per noi un moto di orgoglio. Il nostro birrificio negli anni è cresciuto e la nostra birra è oggi apprezzata in tutta Italia, ma ciò non ci ha mai distolto dalle nostre origini ed è per questo che abbiamo voluto fare questo omaggio alla Sardegna. Quest’anno abbiamo voluto collaborare con Urban Center, una realtà che, come noi, è fortemente radicata sul territorio e si impegna a rendere ancora più bella la nostra isola. Il progetto, inoltre, non si esaurisce qui, ma ci vede fianco a fianco a Urban Center per i prossimi tre anni per garantire e supportare la manutenzione di tutta l’area», ha dichiarato Matteo Borocci, direttore del Birrificio Ichnusa.

I partner

«Galleria del Sale nasce nel 2014 come spazio pubblico che guarda all'arte come bene comune e comunitario, non elitario ma condiviso sia in termini di partecipazione che di fruizione delle opere. Il fatto che quest'anno Ichnusa abbia scelto di diventare parte di questo progetto, finanziando un'opera che si aggiungerà alle oltre 50 presenti è per noi motivo di enorme soddisfazione: per la prima volta è un’azienda a scegliere di supportare l’arte pubblica nella Galleria attraverso un contributo che ci aiuterà a portare avanti una programmazione triennale. Anche Ichnusa sceglie di guardare insieme a noi all’arte del muralismo come strumento di innovazione, mezzo per la cura dello spazio pubblico, diffusione di nuove sensibilità culturali, veicolo per azioni volte ad aumentare il personale grado di affettività al luogo allo scopo anche di mantenerlo in vita, per chi c’è e per chi verrà. Galleria del Sale si conferma quindi luogo somma di stratificazioni sociali e artistiche, esito diacronico dell’azione di più attori: noi di Urban Center, istituzioni, privati e ora per la prima volta anche un'azienda che decide di supportare progetti e azioni nel territorio, per il territorio. In questo modo Galleria del sale si mantiene viva e insieme, tiene in vita anche l’idea di arte come vera res publica», ha dichiarato Daniele Gregorini, curatore della Galleria e direttore artistico di Urban Center.

Sviluppo

Il successo ormai nazionale di Ichnusa, che con Ambra Limpida tocca una nuova fase, ha importanti e positive ricadute sull’economia, le comunità e l’occupazione sarda. Secondo uno studio di Althesys, dalla presenza congiunta del marchio e del birrificio Ichnusa in Sardegna arriva un contributo alla crescita e al benessere dell'Isola – il cosiddetto valore condiviso – che in 4 anni è più che raddoppiato: circa 455 milioni di euro nel 2019, contro i 200 milioni di euro nel 2015. Questa crescita ha portato benefici e occupazione ad ogni fase della filiera, tra ricadute dirette, indirette e indotte.

Nel birrificio Ichnusa lavorano oggi circa 100 persone, ma la sua presenza in Sardegna “tocca” infatti oltre 5.300 lavoratori, più del doppio rispetto ai 2000 stimati nel 2015, tutti direttamente o indirettamente correlati alla produzione di birra, per un totale salariale corrisposto lungo la filiera di 137 milioni di euro (corrispondenti alla spesa media annuale di quasi 3.000 famiglie sarde).

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