Una percezione sostanzialmente negativa della Didattica a distanza (Dad) da parte dei giovani studenti sardi.

È quanto emerge dalla ricerca realizzata da Eurispes tramite un questionario che ha coinvolto 694 studenti dell’Isola (435 studentesse, pari al 62,7% del campione e 259 studenti, pari al 37,3% del totale degli intervistati) ed è stata condotta in un numero selezionato di scuole secondarie di I e II grado.

L’ESPERIENZA – I giudizi espressi dai giovani intervistati riguardo alla propria esperienza scolastica svolta in Dad si distribuiscono, però, in maniera abbastanza equilibrata intorno ai due poli positivo/negativo (46,1% a fronte del 53,9%), pur con delle differenze: solo per il 13,5% degli studenti sardi la Dad è stata un'esperienza nettamente positiva, mentre per il 32,6% lo è stata "abbastanza". Più di due ragazzi su dieci (20,8%) hanno espresso una valutazione decisamente negativa e il 33,1% ha vissuto le lezioni online con un certo disagio.

FREQUENZA – Riguardo alla regolarità della propria frequenza scolastica nei periodi di attivazione della Dad, quasi due studenti su 10 hanno visto diminuire la propria presenza alle lezioni, organizzate secondo la nuova modalità online. Soltanto per il 50% del campione le assenze, durante la Dad, sono rimaste invariate rispetto alla frequenza in presenza. Inoltre il 36,4% del campione dichiara che almeno uno o due dei propri compagni hanno smesso di frequentare le lezioni online durante la prima ondata della pandemia e il 21,2% indica che sono stati diversi i compagni che hanno sospeso la frequenza nel medesimo periodo.

Durante le lezioni in Dad, il 26,8% degli studenti intervistati, quasi tre su dieci, con diversa intensità e frequenza, ha pensato di abbandonare la scuola. A fronte di tutte queste difficoltà, il rendimento scolastico ha subìto una flessione per il 23,8% dei ragazzi, non ha subìto cambiamento per il 39,3%, mentre è addirittura migliorato per il 36,9%.

RAPPORTI UMANI – Il rapporto con gli insegnanti non ha subìto contraccolpi nella percezione del 53% degli studenti, si è invece trasformato in senso peggiorativo in ragione della Dad per il 23,8%, mentre il 24,7% ritiene sia migliorato.

La qualità delle amicizie non è stata intaccata per il 50,3% dei giovani, ma soprattutto lo stato d'animo è stato interessato negativamente dalla mancanza di interazioni dirette: il 55,3% degli studenti rivela infatti che la mediazione dello schermo ha influito negativamente sul proprio stato psicologico, per il 27,1% dei ragazzi la Dad non è stato un fattore di destabilizzazione né di miglioramento del proprio stato d'animo, mentre il 17,6% ritiene che abbia rappresentato una circostanza positiva.

SALUTE – Sul fronte della salute, i giovani rilevano come la Didattica a distanza abbia rappresentato un elemento negativo nel 33,1% dei casi, non le riconoscono un ruolo capace di spostare il proprio equilibrio nel 47,1% dei casi, mentre ha avuto delle ricadute favorevoli per il 19,8% del campione. 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata