Donald Trump con la sua gestione ha aggravato l'impatto della pandemia, fatto marcia indietro sulle leggi ambientali e di salute pubblica e indebolito la scienza e le istituzioni scientifiche. Danni che potrebbero essere permanenti, se venisse rieletto.

Così la rivista Nature attacca il presidente degli Stati Uniti dal suo sito web.

Molti dei danni causati alla scienza, come l'uscita dagli accordi sul clima di Parigi, potrebbero essere riparati se perdesse le elezioni ma, rilevano molti analisti, il paese e il mondo perderanno del tempo prezioso per arginare il cambiamento climatico e il coronavirus. E soprattutto sarà difficile ricostruire l'integrità scientifica, la fiducia pubblica e la credibilità americana dopo la fine del suo mandato.

"L'era Trump è stata davvero terribile per il pianeta", commenta Leah Stokes, dell'università della California di Santa Barbara. Se dovesse essere confermato per un secondo mandato, i ricercatori temono il peggio: "La gente di Trump ha riversato un acido sulle istituzioni pubbliche che è molto più potente di qualsiasi altra cosa vista prima. Alcune di queste cose ce le si può togliere dopo un mandato, ma con un secondo mandato il danno sarebbe molto maggiore", aggiunge David Victor, dell'università della California di San Diego.

(Unioneonline/v.l.)
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