Tutto ha inizio con "Magdi Allam intervista Oriana Fallaci". Il libro scritto a quattro mani, nato dalla stima reciproca tra i due giornalisti e mai pubblicato. "Quand'era pronto, Oriana si tirò indietro: disse che le mie domande erano troppo aggressive", racconta Magdi Cristiano Allam.

"Solo dopo capii che non mi riteneva appropriato al 100 per cento perché ero musulmano e lei individuava nell'Islam la radice del male".

Da allora sono passati oltre dieci anni. La Fallaci è morta dopo una lunga malattia e lo scrittore e saggista italiano ma egiziano d'origine, che da musulmano si era sempre definito laico, si è convertito al Cristianesimo. Il rapporto con la grande e discussa scrittrice fiorentina, però, non si è mai spento, e oggi a Porto Cervo (19.30), intervistato da Michele Pisano dell'associazione Caravella, Allam presenta "Io e Oriana".

Come sono andate le cose con la Fallaci?

"La nostra amicizia, iniziata nel 2003 quando mi contattò per approfondimenti su Islam, terrorismo e immigrazione mentre scriveva "La forza della ragione", culminò nel libro che non fu pubblicato, ma intanto mi aveva eletto a interlocutore privilegiato e unico erede spirituale. Da parte mia, quel rapporto mi aprì gli occhi"

L'intervista completa in edicola con L'Unione Sarda.
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