Potrebbe essere affidato ad un corso il futuro dell'arte della tessitura caratterizzata dalla tecnica del lavoro al contrario, unica in Sardegna. Questo il progetto formativo avviato dal Comune di Isili, che vuole salvaguardare la lavorazione al telaio, un elemento identitario del paese. A collaborare a questo progetto la cooperativa Sa Frontissa che gestisce "Marate", il museo isilese per l'arte del rame e del tessuto. Scelta quasi obbligata, visto che, storicamente, Isili poggia su questi due pilastri, la lavorazione del rame e del tessuto.

Ad essere sopravvissuti sono ad oggi solo pochi artigiani, diventati, quindi, depositari di un'arte più che di un mestiere vero e proprio. "L'intento - spiega il sindaco Luca Pilia - è valorizzare l'artigianato locale ed evitare che la tessitura si perda nel tempo, perché si tratta di mestieri che prima ci si tramandava di padre in figlio".

Il corso è rivolto a candidati di ambo i sessi con precedenza per i più giovani e per un totale di sette partecipanti: previste circa 100 ore di lezione da svolgersi in sei ore settimanali per un totale di 15 settimane. Il progetto ha un costo di circa 5 mila euro, la quota a carico dei partecipanti è di 150 euro. Ci saranno lezioni teoriche mirate all'acquisizione delle nozioni di base, la conoscenza degli strumenti e dei materiali, e lezioni pratiche con la realizzazione dell'ordito, avvolgimento nei subbi, preparazione dei licci e le varie parti del telaio.

A preparare le future tessitrici saranno proprio le ultime depositarie di quest'arte ancora in attività Dolores e Daniela Ghiani. Proprio dalle loro mani e dai loro telai nel 2001 sono uscite le opere che hanno dato vita al museo. I telai saranno messi a disposizione sia dal comune che dai privati.

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