Un omaggio alla sua Iglesias in oltre trecento pagine.

"Is froriggius de Villa Ecclesiae", scritto da Stefano Priola, maestro elementare in pensione, è un condensato di bellezza: aneddoti e tradizioni, personaggi fantastici e usanze che riportano al passato. Froriggius sta per meraviglie, cose belle e Villa Ecclesiae è l'antico nome della città delle chiese.

"Senza memoria non può esserci futuro", ripete spesso Priola, 81 anni, presidente di Italia Nostra e ispiratore, nonché colonna portante, di altre associazioni culturali di Iglesias, tra cui quella dei Candelieri della Beata Vergine Assunta.

Un lavoro (edito da Giorgio Ariu editore) che, nei prossimi giorni, approderà anche al Salone internazionale del libro, a Torino. "È un libro che avevo in mente fin dagli anni Settanta: possiamo ben dire che è un libro ponderato", scherza Priola, seduto nella cucina della sua casa di via Garibaldi, un tripudio di libri, preziosi oggetti dell'artigianato sardo e fiori che cura personalmente con passione.

"L'ho scritto senza darmi una tempistica, sfruttando l'ispirazione del momento". Il risultato sono 306 pagine arricchite da fotografie storiche, tradizioni e aneddoti, specialità gastronomiche e costumi, ma anche personaggi, indovinelli e leggende.
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