Nel paleozoico, i mutamenti geologici nel Sulcis Iglesiente non andarono come la cartografia nazionale racconta.

La regione paleontologica più antica d’Italia è stata al centro di una rivisitazione importante grazie ai nuovi studi e alle nuove interpretazioni che sono emerse nel seminario organizzato a Carbonia presso il museo paleontologico dal Consorzio Sistema Culturale Sardegna e che ha visto come relatori d’eccezione i geologi strutturali Roberto Serri e Massimo Mascia.

Durante l’incontro è stato illustrato al pubblico, con dovizia di particolari, il risultato di nuovi e più approfonditi studi, che confutano in parte alcuni precedenti lavori degli stessi relatori e aggiornano, arricchendola ulteriormente, la complessa storia geologica del Sulcis.

Al centro dell’esame un settore fra Orbai, monte Rosas e miniera Rosas. I nuovi studi rivelano come la sovrapposizione delle falde sia diversa da come era stata rappresentata sinora.

Si tratta di scostamenti importanti che peraltro avvalorano ulteriormente la certezza che ampie parti del Sulcis siano senza dubbio fra le terre emerse più antiche d’Italia e d’Europa.

Il lavoro dei due geologi ha pertanto reso necessario modificare anche tutta una serie di mappe, con possibili ricadute in vari ambiti.

© Riproduzione riservata