Ha iniziato a studiare musica quando aveva appena tre anni, ecco perché a soli 31 anni ha già un curriculum impressionante fatto di studi, lezioni e persino un'associazione in rete dedicata a Bach. E proprio la tesi del suo dottorato di ricerca sulla ricezione culturale del genio tedesco nell'Italia del Novecento ha portato Maria Borghesi a vincere il “Premio Giovanni Morelli”, riconoscimento dedicato all’importante musicologo che è stato anche artefice di centri di ricerca di rilievo internazionale come la “Fondazione Cini” di Venezia.

La tesi preparata per il titolo conseguito presso l'Università tedesca di Dresda è stata giudicata la migliore per contenuti inediti, metodo e originalità da una commissione di docenti degli atenei di Venezia, Milano e Genova.

Madre piemontese e padre sardo-toscano, da alcuni mesi docente di storia della musica al Conservatorio “Franco Vittadini” di Pavia, Maria Borghesi ha iniziato a studiare musica all’età di tre anni a Sassari, ha frequentato poi il Liceo Classico Azuni e il Conservatorio “Luigi Canepa” e ha quindi lasciato la Sardegna per seguire a Mantova la sua insegnante di strumento Lucia Pittau, anche lei sassarese, diplomandosi infine in pianoforte al Conservatorio di Brescia. Si è laureata in musicologia e beni culturali all’Università di Pavia con una tesi sulle invenzioni a due voci di Bach.

Divisa tra la Toscana e la Lombardia, Maria non dimentica mai la sua Sassari, dove torna ogni volta che può. “Cerco sempre di collaborare con le istituzioni cittadine con l’idea di poter restituire qualcosa alla città dove sono cresciuta e mi sono formata. In diverse occasioni ho tenuto lezioni agli studenti del Liceo Musicale Azuni e l’anno scorso ho anche condotto due giornate di studio sul tema ‘Bach e l’Italia’ nell’ambito del festival Note senza Tempo”.

Insieme alla pianista e musicologa torinese Chiara Bertoglio, la musicologa sassarese ha fondato e messo in rete la “JSBach.it”, un’associazione che conta più di trenta collaboratori e che si propone di creare una rete fra i diversi attori del panorama musicale italiano per promuovere e diffondere iniziative e progetti sulla figura e sull’opera di Bach.

Proprio con questa associazione ha organizzato alla fine dell’anno scorso un grande convegno internazionale digitale trasmesso sui principali social media, che ha coinvolto più di centomila utenti di tutte le fasce di età e di ogni parte del mondo.

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