Il racconto "La capanna e il tender" del giornalista e scrittore Gianni Garrucciu è fra i lavori vincitori al prestigioso premio "Firenze per le Culture di Pace" giunto alla tredicesima edizione e dedicato al Dalai Lama.

Presieduto da don Luigi Ciotti, è organizzato dall’associazione "Un Tempio per la Pace" insieme al Comune di Firenze e alla Regione Toscana.

Al premio hanno partecipato testi inediti in prosa, tra cui racconti, diari, lettere, testimonianze, saggi, incentrati su esperienze significative dedicate alla pace.

Il racconto dell’ex caporedattore della testata regionale della Rai è ispirato a una storia vera.

"Una sera, presentando il libro di padre Salvatore Morittu - dice Garrucciu - ho sentito la storia singolare di un ragazzino 'difficile', che ha trovato il riscatto nell’incontro con una ragazza in una casa-famiglia. Ho ripreso la storia facendo incontrare un ragazzino sardo di 14 anni con una ragazza palestinese di 16 anni. Ne è nata una vicenda che parte dalla Sardegna e arriva in Palestina - spiega il giornalista - attraversando due mondi diversi ma uniti dall’amore e dalla voglia di riscatto".

Assieme a Garrucciu è stato insignito del premio speciale il sindaco di Riace, Domenico Lucano, per il suo straordinario lavoro a favore della pace e dell’integrazione che ha consegnato alla notorietà internazionale il piccolo Comune calabrese come modello virtuoso di accoglienza.

Il riconoscimento fiorentino è solo l’ultimo di una serie di premi che Gianni Garrucciu ha ottenuto recentemente per i suoi volumi.

Lo scorso novembre il libro "Giovanni Paolo II, l'uomo che ha cambiato gli uomini", edizioni Rai-Eri, ha vinto il premio Milano International, mentre con "Renzo Arbore, vita, opere e (soprattutto) miracoli", biografia del grande cantautore pugliese sempre pubblicato dalla casa editrice della tv di Stato, ha vinto il premio della giuria al premio Salvatore Quasimodo.

Inoltre la giuria del premio Francesco Petrarca gli ha attribuito la menzione Speciale per il racconto breve "La capanna".

Prestigiosi riconoscimenti per la letteratura sarda che premiano il lavoro di un importante giornalista isolano che ha fatto della scrittura uno straordinario mezzo per raccontare storie di grande umanità con al centro la ricchezza dell’anima e la profondità del pensiero.

L.P.
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