In una fase in cui l’editoria italiana attraversa in generale una crisi nera, il settore dei libri per ragazzi sta invece vivendo un momento effervescente e di grande vitalità.

Lo testimonia il successo che ogni anno riscuote, a inizio primavera, la Fiera del libro per ragazzi di Bologna. Lo confermano i dati più recenti dell’Aie (Associazione italiana Editori) e relativi al 2015, dati che parlano di 183 case editrici impegnate nel settore, 675 librerie specializzate (+10,75% rispetto al 2014), 5573 titoli pubblicati, +5% di fatturato annuo rispetto al 2014 per un totale di 217 milioni di euro.

Lo conferma soprattutto la varietà e la qualità dell’offerta che possiamo trovare ogni qualvolta ci affacciamo in una libreria oppure anche in un reparto di libri di un centro commerciale. I volumi per i più giovani, infatti, stanno conquistando sempre più centimetri, segno che anche in un’epoca 3.0 il buon vecchio foglio stampato riesce ancora a trovare un suo spazio.

FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE - Uno spazio conquistato anche grazie alla capacità di molti editori specializzati di proporre autori e percorsi editoriali nuovi, accoppiata al coraggio di voler insistere sui classici – che appunto perché classici non tramontano mai – rinnovandoli nel linguaggio oppure trovando una chiave per attualizzarli.

Così, negli scaffali per ragazzi fanno ancora la loro bella figura versioni moderne di Tom Sawyer e de Le tigri di Mompracem, accanto a esperimenti intriganti come la riproposizione in chiave moderna della più ottocentesca delle poesie: Se di Rudyard Kipling (Einaudi ragazzi, 2017, euro 18, pp. 40). La ritroviamo, però, “recitata” in italiano dei nostri tempi da Tiziano Scarpa senza timori reverenziali al cospetto dell’originale e con il gusto di sostituire al tradizionale "essendo odiato" il più colloquiale "quando stai sulle palle". Un bell’incontro tra classico e innovazione, insomma, anche per le coloratissime ed evocative illustrazioni di Alessandro Sanna.

ALLA SCOPERTA DEL MONDO - Sempre nel solco della tradizione non possono mancare i libri per "imparare" e "conoscere". Grazie al cielo, i giovani non hanno ancora smesso di interessarsi a vulcani, terremoti, viaggi spaziali e animali e piante.

Anche qui, però, si testano strade nuove e decisamente interessanti provando non solo a raccontare il mondo che ci circonda ma spingendo i giovani lettori a diventare in prima persona protagonisti del loro percorso di scoperta.

È il caso de Il mio libro della natura (Sonda, 2017, Euro 16,90, pp. 64), testo interattivo di grande formato a cura di Roots, la più importante rivista olandese di divulgazione scientifica per ragazzi. Una vera e propria immersione nella natura e nella sua conoscenza attraverso esperimenti, giochi, informazioni, curiosità e magnifiche illustrazioni a tutta pagina.

UNO SGUARDO SUL PRESENTE E SULL'ITALIA - Sul fronte della ricerca di nuovi territori ci piace la volontà di raccontare la realtà che stiamo vivendo senza troppe inibizioni oppure lo sforzo di trattare i grandi temi politici e sociali che riguardano il nostro Paese e anche la sua storia più recente.

La copertina di "La valigia di Adou"
La copertina di "La valigia di Adou"
La copertina di "La valigia di Adou"

Alla prima categoria appartiene La valigia di Adou (Il Castoro, 2017, Euro 12, pp. 134) della giornalista Zita Dazzi. Ispirato a una storia vera, narra la vicenda di Adou e Oreste, due bambini di oggi che hanno molte cose in comune: hanno tutti e due dieci anni, amano il calcio, non capiscono il mondo dei grandi. E poi, tutti e due aspettano qualcosa: Adou non vede l’ora di arrivare in Italia, Oreste aspetta la nascita della sorellina. Ma il sogno dell’Italia per Adou comincia nel modo più drammatico: dentro una valigia, una valigia che sarà proprio Oreste ad aprire.

Legato ai grandi problemi italiani è invece Peppino Impastato, una voce libera (Einaudi ragazzi, 2017, Euro 10, pp. 126) in cui Davide Morosinotto ripercorre attraverso lo sguardo di un bambino di dieci anni, Totò, la tragica vicenda di Giuseppe Impastato, il giovane che negli anni Settanta del Novecento osò squarciare il muro dei silenzi e dell’omertà e denunciare apertamente dai microfoni della sua radio il boss mafioso Gaetano Badalamenti. Peppino pagò con la vita il suo coraggio, ma mostrò a tutti che la mafia poteva essere ridicolizzata e anche sbertucciata.

La copertina del libro di Davide Morosinotto
La copertina del libro di Davide Morosinotto
La copertina del libro di Davide Morosinotto

TEMPO DI EROINE - Per finire non mancano le proposte di romanzi che vogliono porsi nel solco del racconto d’avventura, ma adeguandosi ai gusti dei nostri tempi, in cui giovani lettrici e anche lettori amano ritrovarsi in eroine intrepide e indipendenti.

È il caso di Desideria, protagonista dell’omonimo romanzo di Elisa Castiglioni (Il Castoro, 2017, Euro 13,50, pp. 237) ambientato nella Provenza medievale. Desideria, 14 anni, è la figlia del Conte De Cavallion, che l’ha cresciuta con dei privilegi rari per una ragazza dell’epoca: Desideria legge, studia, è abituata a dire quello che pensa (e impara di nascosto a tirare di scherma). Ma la sua casa è un castello e non è libera di scegliere il suo destino.

Quando il padre parte per una missione speciale a corte, Desideria resta sola a combattere le sfide del presente: l’improvvisa ondata di intolleranza verso i musulmani, per esempio, e un predicatore che vuole convincere i bambini ad andare in guerra. A complicare le cose, il giovane Filippo, venuto al castello per farle il ritratto, e i misteri che cominciano a emergere dal passato.

Ma un cuore sincero sa sempre trovare la sua strada, e Desideria, all’occorrenza, saprà trasformarsi in una vera dama guerriera... e far sognare chi vorrà seguirla nelle sue tante avventure.
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