Pro e contro della nuova Via della Seta si moltiplicano. Di sicuro è ancora superficiale e frammentaria la conoscenza della Cina e di come sia esplosa economicamente e tecnologicamente.

L'Università di Sassari propone quattro lezioni aperte a tutti nell'aula Segni del Dipartimento di Giurisprudenza in viale Mancini 3, per approfondire la conoscenza di quella che è diventata la seconda potenza globale e ha profondamente modificato lo scenario politico ed economico internazionale. Si inizia l'8 maggio alle ore 17 con la lezione dal titolo "La Cina da fabbrica del mondo a centro dell'innovazione" tenuta da Plinio Innocenzi che coordina il ciclo insieme a Quirico Migheli.

La Cina non è solo il Paese più popoloso del mondo ma anche una potenza industriale che negli ultimi anni ha avvicinato i paesi occidentali e le tigri asiatiche sul terreno dell'innovazione e della tecnologia.

La lontananza geografica è accompagnata da una differenza culturale che costituisce una barriera ancora difficile da superare. Per questo motivo nell'ambito del corso di laurea in Sicurezza e Cooperazione internazionale dell'Università di Sassari è stato attivato "Focus China", un ciclo speciale di quattro lezioni aventi come tema la Cina contemporanea. Il 9 maggio Edward Burman propone "1949-2019: settanta anni del Partito Comunista cinese al governo".

Si riprende il 21 maggio, sempre alle ore 15, con Filippo Fasulo e la lezione "La Cina contemporanea e le sue prospettive sotto la presidenza di Xi Jinping". Il ciclo si chiude il 23 maggio con Giuseppe Rao che affronta il tema: "Il nuovo ordine mondiale e la 'Trappola di Tucidide'. Stati Uniti, Cina, Europa e multilateralismo nella geopolitica contemporanea".
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