Le chiamano Zone blu: sono le aree più longeve del mondo, veri paradisi di ultracentenari che sfidano le statistiche. Età avanzata, ma cervello e fisico ben più giovani della loro età anagrafica, gli abitanti di queste regioni del globo sono sotto la lente della scienza che indaga sui segreti di una vita lunga e sana. E, fra queste, c'è anche la Sardegna, che da giovedì 16 a sabato 18 novembre non mancherà di presenziare all'incontro internazionale "Zone blu".

A ospitare l'iniziativa il Costa Rica, dove si trova una di queste aree caratterizzate da alti tassi di longevità e da una speranza di vita superiore alla norma, che rende assai frequenti i casi di over 100, sia uomini che donne. Si tratta dell'unica Zona blu degli Stati ibero-americani ed è la più grande del mondo, come fanno sapere dal Paese.

Obiettivo del convegno sarà proprio quello di indagare sul fenomeno della longevità in Costa Rica attraverso le testimonianze dei suoi abitanti e discussioni dal punto di vista scientifico, culturale e sanitario. Le altre Zone blu del mondo, accanto a Costa Rica e Sardegna, sono Icaria (Grecia), Okinawa (Giappone), Loma Linda (Stati Uniti), oltre all'area dentro la penisola di Nicoya.

Fra gli ospiti del summit internazionale anche i ricercatori Giovanni Mario Pes e Paolo Francalacci dell'università di Sassari, che hanno dedicato al tema anni di studio.

Secondo un'indagine demografica e statistica condotta da Gianni Pes e Michael Poulain, con il termine Zona blu si fa riferimento a un'area circoscritta i cui abitanti superano gli 80 anni, godono di buona salute mentale e fisica, conducono uno stile di vita sano che comprende buone abitudini alimentari e attività fisica moderata, ma costante. Queste persone attribuiscono solitamente molta importanza a valori come fede, spiritualità e famiglia e dimostrano di avere una ragione per cui vivere.

A questi dati si aggiungono le parole di Dan Buettner, il giornalista e scrittore che ha portato il fenomeno delle Zone blu all'attenzione del grande pubblico internazionale, che durante un recente viaggio in Costa Rica ha definito tali regioni come "contraddistinte da uno stile di vita e da un ambiente con caratteristiche tali da produrre longevità. Chi vive in queste zone predilige passeggiare piuttosto che prendere la macchina, preferisce la frutta e la verdura alla carne; segue una dieta equilibrata che include legumi e cereali, come ad esempio il mais, e considera la famiglia il valore più importante in assoluto, tanto da porla al di sopra di tutto. Queste persone tendono generalmente a relazionarsi con chi ha le stesse abitudini".

(Redazione Online/v.l.)
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