Quelli che finora erano stati interpretati come flussi di lava su Marte sono in realtà flussi di fango: la scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Geoscience, si deve ai ricercatori coordinati da Petr Broz, dell'Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca.

Ed è un'ulteriore prova dell'esistenza di antichi fiumi sul pianeta rosso.

La superficie di Marte è costellata di strutture simili a flussi di lava, che spesso si trovano in zone dove ci sono enormi canali che si estendono per molte centinaia di chilometri e che si pensa siano il risultato di enormi inondazioni, paragonabili ai maggiori fenomeni di questo tipo accaduti sulla Terra. In questi casi, quando l'acqua penetra nel sottosuolo, può riemergere di nuovo come fango, in un fenomeno chiamato "vulcanismo di fango".

"Vediamo molte caratteristiche simili a flussi su Marte nelle immagini delle sonde, ma queste strutture non sono state ancora visitate da nessuno dei rover arrivati sul pianeta e ci sono dubbi sul fatto che si tratti di flussi di lava o di fango" ha detto uno degli autori, Lionel Wilson, dell'università britannica di Lancaster.

Per verificare se le strutture siano state generate dal vulcanismo del fango i ricercatori hanno quindi messo a punto un esperimento nel quale hanno fatto scorrere del fango in condizioni di temperatura e pressione atmosferica come quelle presenti su Marte. E' stato scoperto che il fango, nelle condizioni marziane, scorre diversamente rispetto a come fa sulla Terra, a causa del rapido congelamento e della formazione di una crosta ghiacciata.

In condizioni marziane, i flussi di fango hanno formato strutture ondulate simili a quelle che la lava forma nelle Hawaii o in Islanda quando si raffredda. "Suggeriamo - ha detto Broz - che il vulcanismo di fango possa spiegare la formazione di alcune strutture simili alla lava su Marte".

Secondo l'esperto un processo simile potrebbe interessare anche il pianeta nano Cerere nella fascia di asteroidi tra Marte e Giove.

(Unioneonline/v.l.)
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