Guspini e il suo circondario raccontato dalle cronache: il libro di Mauro Serra
Un’opera che descrive - nero su bianco in 164 pagine - l’evoluzione della società localePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una raccolta di episodi del circondario ripercorre gli ultimi settant’anni di cronaca nera, rosa e di costume dei paesi di Guspini, Arbus, Ingurtosu, Buggerru, Pabillonis, San Nicolo d’Arcidano e Terralba. A scrivere “Racconti fra cronaca e storia” è il guspinese Mauro Serra, 64 anni, insegnante in pensione. Il volume, rivisto e aggiornato, è giunto ora alla sua seconda edizione, con la prefazione di Ottavio Olita.
Un’opera che descrive - nero su bianco in 164 pagine - l’evoluzione della società locale raccontata dal giornalismo. Storie viste per come sono apparse sui giornali, la radio e la televisione, descritte da cronisti locali e nazionali, ma anche da giornalisti di moda, di cucina o salute o di economia, e talvolta rievocate e romanzate.
Tra i fatti più famosi, il libro parla della rapina alla banca della miniera di Ingurtosu avvenuta il 9 febbraio del 1948: un gruppo di malviventi armati voleva appropriarsi dei diciotto milioni di lire destinati alle paghe degli operai. Rimasero vittime il giovane carabiniere veneto Giulio Speranza e il capo delle guardie Vincenzo Caddeo. Nel testo di Serra viene data enfasi e denunciato il continuo scavo pirata nel territorio archeologico di Neapolis, situato nella parte di territorio guspinese in prossimità dello stagno di Marceddì. Viene anche raccontata l’espulsione delle prostitute francesi che operavano a Montevecchio, e ancora tanti alti episodi di cronaca nera.
“Raccontare la storia del passato attraverso cronache di giornalismo di 70 anni - dice l’autore - è la migliore formula per dare continuità simbolica a generazioni molto diverse fra loro e lontane nel tempo, ma accomunate dall’unica e insostituibile voglia di conoscere il passato del territorio attraverso la passione alla lettura e conoscenza”. Ne è convinto l’autore della prefazione: “Il maggior pregio del lavoro di ricerca svolto da Mauro Serra consiste nel mostrare, per il tramite della narrazione di bocca in bocca, quanto sia rimasta sostanzialmente immutata la condizione economica e sociale del Guspinese dalla seconda metà del ‘700 alla seconda metà del ‘900”, scrive Olita.
Il mix che ne viene fuori culmina nel fare emergere dai racconti, soprattutto dai fatti di cronaca rivisitati e adattati dalla fantasia popolare, la lotta per il miglioramento e la sopravvivenza dei protagonisti. Un mondo poi che si è trasformato negli ultimi 40 anni e che, a differenza del passato, può sembrare irreale al lettore appartenente alle nuove generazioni cresciute nel consumismo più sfrenato e in una condizione dove sono presenti più garanzie giuridiche, sconosciute quelle precedenti.