Le stelle sono tante, spalmate dagli incorruttibili ispettori della Guida Michelin su 367 ristoranti italiani. Uno per ogni giorno dell'anno, ora più ora meno. Ci sono gli imperatori, i reucci e i principi della forchetta. E (soprattutto) i grandi delusi. La Sardegna scopre di avere uno chef stellato in più, a Porto Cervo, con la conferma dei due cuochi-star fra Cagliari e Siddi.

Sì, perché Roberto Petza, uno dei geni della nostra cucina, riesce a mantenere il prezioso riconoscimento per il suo ristorante anche da un paesino della Marmilla, Siddi, con poco più di 500 abitanti.

Se Stefano Deidda si conferma al vertice, dalla cucina del Corsaro nel centro della movida cagliaritana, c'è il nuovo entrato, che ha saputo colpire gli invisibili detective culinari della Michelin dal suo ConFusion di Porto Cervo: Italo Bassi, dieci anni all'Enoteca Pinchiorri, è ripartito dal cuore extralusso della Gallura per arrivare alle pagine più pesanti della Guida Rossa.

I PROTAGONISTI - Deidda è uno dei giovani più interessanti della scena nazionale, in viale Regina Margherita sa colpire il gusto, la vista e l'olfatto. Schivo, rigoroso, creativo, ha in mente - seppure lui non confermi - di sbarcare sulla scena milanese. Sarebbe un confronto durissimo, nella città che vanta più ristoranti stellati, ma lui ha grandi capacità.

Stefano Deidda (Foto L'Unione Sarda)
Stefano Deidda (Foto L'Unione Sarda)
Stefano Deidda (Foto L'Unione Sarda)

Petza, corrucciato e indecrifrabile personaggio dalla straordinaria abilità, chiude con la conferma della stella dodici mesi difficili, ora si sta riposando e analizza presente e futuro. Dopo il distacco dall'Accademia di Baradili, riaprirà a Siddi o sceglierà una nuova piazza, magari a Cagliari? "Questa stella ne vale quattro", dicono a S'Apposentu.

Roberto Petza (Foto L'Unione Sarda)
Roberto Petza (Foto L'Unione Sarda)
Roberto Petza (Foto L'Unione Sarda)

Bassi affida a Facebook i ringraziamenti per questo primo gradino: "Non immaginate che soddisfazione, un grazie a tutti quelli che hanno creduto in me e in noi ma soprattutto un grazie a chi con me ha vissuto con grande sacrificio e ha fortemente voluto e creato Confusion", con una dedica speciale "all'amore mio Tatyana Rozenfeld".

Italo Bassi (Foto L'Unione Sarda)
Italo Bassi (Foto L'Unione Sarda)
Italo Bassi (Foto L'Unione Sarda)

I TRE STELLE - Sono dieci i ristoranti italiani che hanno ottenuto il massimo, per la Rossa. Il nuovo arrivato, con una "chiamata" thrilling dal palco di Parma, è Mauro Uliassi, chef dell'omonimo ristorante a Senigaglia. A cerimonia chiusa, la conduttrice Petra Loreggian ha fatto finta di salutare, dopo la conferma dei nove "Tre Stelle" del 2018, tutti riuniti sul palco.

Ma il nuovo direttore della guida, Gwendal Pouellenec, l'ha bloccata per riaprire le premiazioni. Chiamando anche Uliassi, che entra a far parte degli All stars con la Francescana di Massimo Bottura, Dal Pescatore dei Santini, Da Vittorio a Brusaporto della famiglia Cerea, l'Enoteca Pinchiorri di Firenze, Piazza Duomo di Alba, Le Calandre dei fratelli Alajmo, Il Reale di Niko Romito, La Pergola di Heinz Beck a Roma (che ha conquistato una stella anche per il ristorante siciliano) e il St. Hubertus a San Cassiano, in Val Badia, di Norbert Niederkofler. Buon appetito e soprattutto, occhio al conto.

Enrico Pilia

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