Rinviata a causa del Covid-19 apre i battenti giovedì 18 nella Biblioteca Universitaria di piazza Fiume a Sassari la mostra "Masticabrodo, Papè Satan e…abbozza!", organizzata dal Circolo Culturale Aristeo d'intesa con l'istituzione bibliotecaria.

Tra caricature di personaggi celebri, pupazzetti e titoli ironici delle varie riviste viene ripercorsa la storia di Sassari tra Ottocento e Novecento. Un percorso espositivo a cura di Simonetta Castia e Stefano Serio, frutto di un attento lavoro di selezione e rivisitazione (anche grafica) che vuole essere un omaggio genuino a questa inestimabile testimonianza artistica e socio-culturale, attraversando figure indimenticabili come quelle di Enrico Costa, Pompeo Calvia, Salvator Ruju e altri incisivi narratori del piccolo mondo borghese e popolare della "Sardegna che fu".

Ironia, facezie e stramberie furono la nota saliente dei periodici umoristici e/o studenteschi che si diffusero in Sardegna a partire dalla fine del XIX secolo. Fu una peculiarità di molte testate il ricorrente impiego dei pupazzetti - figurine e caricature, sia nei titoli che all'interno delle pagine pur concepite con modesto rigore compositivo: il "Falstaff" (1903), "Il Pantagruel" (1904) e il celebre giornale studentesco "Massinelli" (1900-1905) nel quale, oltre che nel contrapposto "Burchiello" (1901-1909), disegnò le sue caricature il sedicenne Giuseppe Biasi, e scrissero tra gli altri Enrico Costa e Pompeo Calvia.

Le testate, che consistono in una fiorita combinazione di lettering, ornato e figure, erano uniche per estrosità, concessione al divertimento e al ricorrente nonsense delle scenette, degli editoriali di gusto provinciale e degli allusivi titoli.

Negli anni Venti sorsero in modo spontaneo le riviste goliardiche delle associazioni in prevalenza studentesche (liceali e universitarie) "in cui la gioventù sassarese cerca spazio d'espressione", e nelle quali l'ingenua audacia dei titoli ("La Foglia di fico", "Buffami l'occhio", "Esci da sotto", "E … abbozza", "Siedimi in barca", "La Voce dei battistrada", "Ponibi un zappulu", "Gatt'a terra", "Kilippodromo"…) è pari alla felice immediatezza delle scelte stilistiche e iconografiche delle copertine, alcune delle quali disegnate da Remo Branca.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato sino al 24 settembre.
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