Un corto che intreccia gli studi dell’archeologa Marija Gimbutas a un omaggio alla Dea Madre, girato nel giugno scorso tra Quartu, Seulo e Pimentel. È “Bacio alla terra”, il film d’esordio alla regia della scrittrice e giornalista Giulia Clarkson, in collaborazione con l’attrice, regista e videomaker Grazia Dentoni.

Trenta minuti di documentario, con un’analisi sulla relazione madre-figlia e l’indagine sulla sacralità della vita legata al mondo femminile, attraverso un continuo dialogo tra presente e passato. La storia di Eulalia, interpretata da Rose Aste, un’addetta alle pulizie di una veleria, e della sua monotonia spezzata da un evento straordinario.

«È un lavoro di ricerca di un'armonia intorno a cui percepire il senso della sacralità della vita», spiega Giulia Clarkson. «Partiamo dal mito per svelare, nel profondo dell'esistenza, le dinamiche che impediscono di intravedere luce e positività nel futuro. Con Marija Gimbutas ci siamo rifatte anche al Libro Rosso di Jung per mettere in luce i condizionamenti che tengono ancorati al passato e impediscono il fluire di buone energie».

(Unioneonline/L.Ne.)

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